Tre anni fa la McLaren cominciò il campionato all'ultimo posto, a malapena riusciva a superare le Q1. Andrea Stella chiese scusa e pregò di aver pazienza fino al gran premio di casa in Gran Bretagna. L'anno dopo la McLaren ha vinto il Mondiale Costruttori, quest'anno ha vinto tutto. In Ferrari, dopo una stagione che definire deprimente è dire poco, nessuno ha chiesto scusa, anzi ci raccontano che è stata solo una questione di dettagli e spesso il passo era come quello dei migliori. Non ammettere di aver sbagliato tutto, intristendo Leclerc e svalutando all'inverosimile Hamilton è un errore gravissimo. E cominciare a dire che partire male l'anno prossimo non sarebbe una tragedia perché con le nuove regole poi si potrebbe recuperare sembra un voler mettere già le mani avanti sfuggendo ancora una volta dalle proprie responsabilità.
Il rischio di restare a guardare anche nel 2026 è altissimo perché a lavorare sul progetto 2026 sono fondamentalmente gli stessi ingegneri che hanno prodotto la disastrosa SF25. Vasseur ci chiede di avere fiducia, la presidenza gliela ha concessa, probabilmente senza esserne troppo convinta, ma adesso non resta che attendere le prime gare del prossimo anno per capire se questo progetto ha un futuro o se dovremo assistere all'ennesima rivoluzione dell'era Elkann. La McLaren ha dimostrato che ripartire è possibile, la Ferrari campione nel Wec ci ha raccontato che i talenti ci sono anche a Maranello.
Se il rosso dovesse essere profondo anche nelle prime gare del 2026 non si potrà attendere oltre correndo il rischio di veder fuggire anche Leclerc. In fin dei conti anche la Red Bulla ha pensionato Marko. Non è mai tardi per le buone idee.