Fiducia Berlusconi "Avanti con Miha. Ma senza di me..."

Milanello - Il disagio è risultato evidente. Ha dettato il guerriero serbo: «Mai vissuta una condizione del genere, nemmeno da calciatore. All'epoca se un allenatore veniva discusso, saltava subito. Si cambiava e via». Sulla questione più delicata invece Sinisa è stato accorto misurando parole ed espressioni. Ha giurato infatti: «Il rapporto col presidente è sempre lo stesso: gentile, affettuoso e rispettoso del mio lavoro». Tre aggettivi messi in fila per ricacciare indietro i sospetti di un legame sfilacciato e a quel punto ha ripiegato sull'ironia («ho vissuto tante ultime spiagge che la prossima estate me ne andrò in montagna...») per uscire dalla curva. La battuta dev'essere arrivata, a stretto giro di agenzia, al presidente Silvio Berlusconi se, nel giro di qualche ora, visitando le periferie di Milano per lanciare la campagna elettorale di Forza Italia, ha spedito un incoraggiamento ad allenatore e squadra («dobbiamo andare avanti e mettercela tutta con il Milan che abbiamo») spazzando via dal cielo di Milanello le minacce di un esonero dietro l'angolo, nonostante quella chiosa («negli ultimi anni non mi sono occupato di Milan e i risultati si sono visti») dal sapore amarognolo.Il disagio di Mihajlovic è anche di tutto il Milan, abbandonato dal suo pubblico. «Dobbiamo tapparci le orecchie e andare avanti convinti di poter fare meglio dell'andata, a cominciare dalla Fiorentina» l'incitamento di Sinisa. Con gli attaccanti contati e qualche ko di troppo in difesa, ha ripreso quota il mercato: gli ultimi iscritti alla lista dei possibili arrivi sono El Ghazi (Ajax, ala), Leonel Vangioni (River Plate, terzino sinistro per giugno) e Ranocchia per il quale l'Inter chiede un riscatto di 10 milioni ma Galliani non ci sente.Notizie frammentarie, invece, dal viaggio in Cina dei manager Fininvest dopo l'incontro con Bee Taechaubol: «Restiamo ottimisti», la frase generica di Licia Ronzulli.

Più interessante quella di Silvio Berlusconi: «Vedrò Bee nelle prossime settimane». Quest'appuntamento fa pensare che non siano state fornite le garanzie richieste e che pertanto il nodo sarà sciolto in occasione di un nuovo vertice, previsto per martedì, tra i due protagonisti della trattativa.