Cinque ore di battaglia: come è finita la sfida tra Sinner e Alcaraz

Tra mille emozioni l'azzurro spreca un match point nel quarto set poi crolla al quinto. In semifinale Alcaraz affronterà l'americano Tiafoe

Cinque ore di battaglia: come è finita la sfida tra Sinner e Alcaraz

Jannik Sinner si ferma nei quarti di finale degli Us Open, quarto Slam stagionale in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows. Il 21enne di Sesto Pusteria, numero 13 del ranking, è stato battuto in cinque set da Carlos Alcaraz, numero 4 Atp con il punteggio di 6-3 6-7(7) 6-7(0) 7-5 6-3 dopo oltre cinque ore di gioco.

Sul 5-4 del quarto set Sinner ha servito per il match e ha avuto un match point, ma non è riuscito a sfruttarlo. Venerdì in semifinale Alcaraz, in corsa per il numero uno mondiale, troverà lo statunitense Frances Tiafoe, numero 26 Atp, che dopo aver eliminato Rafael Nadal ha battuto anche il russo Andrey Rublev.

La partita

In palio c'è tantissimo. Una semifinale contro Tiafoe e un'eventuale finale contro Ruud o Khachanov vale doppio o forse ancora di più. Un'occasione da non perdere. Lo sanno i due tennisti, il loro staff e tutti i tifosi. Elettricità ovunque, anche durante le pause per cambiare lato del campo. Alcaraz vince il primo set. Il 21enne altoatesino però è bravissimo a non scomporsi e a restare concentrato.

Nel secondo parziale annulla la bellezza di cinque set point, quattro sul 6-5 in favore dell’avversario e uno nel tie-break, prima di prevalere 9 punti a 7. Terzo parziale ancora equilibratissimo, Alcaraz serve per il set sul 6-5 ma arriva il break di Sinner che poi domina il tie-break. L'azzurro mette la testa avanti. L'inerzia è tutta dalla sua parte.

Lo spagnolo accusa il colpo, barcolla, sembra cedere ma non va al tappeto. Il quarto set è un'altalena. Sinner arriva ad avere un match point sul 5-4 che sembra poter chiudere tutto e mandare a casa gli spettatori. Ma Alcaraz risorge dalle sue ceneri, colleziona tre game in fila e vince il quarto set. Tutto da rifare, ancora. Intanto la notte è scesa su New York. I due tennisti iniziano il quinto set con poche energie. Ma non mollano.

Sinner riesce comunque ad andare avanti di un break anche nell’ultimo set. Anche qui, però, il vantaggio dura poco e lo spagnolo ristabilisce subito parità e controsorpasso. L’azzurro non ne ha più fisicamente, arriva il secondo break per Alcaraz e quando il 19enne di Murcia va a servire per il match non trema chiudendo dopo cinque ore e 18 minuti, stabilendo anche il record del match finito più tardi nella storia dello Slam americano (le 2.50 del mattino).

Per Sinner, oltre agli applausi, resta l'amaro in bocca per un'occasione sfumata. Ma in fondo il livello dei top mondiali è proprio lì, vicino per essere raggiunto.

Quel che resta, invece, negli occhi di chi ha visto la partita è la consapevolezza di aver assistito ad una sfida epica, il nuovo capitolo di una rivalità che, nonostante la giovane età dei due (21 e 19 anni) è già entrata nelle pagine del tennis moderno.

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