La Francia teme l'Honduras «Miserabili ma picchiatori»

La Francia teme l'Honduras «Miserabili ma picchiatori»

I Galletti hanno qualche timore. Proprio nel senso fisico del termine visto che Didier Deschamps - ct che avrà il non impossibile compito di fare meglio del suo predecessore Domenech, quello contro cui agli ultimi Mondiali si ammutinò tre quarti di nazionale - ha già messo le mani avanti: «L'Honduras è formazione tosta, fin troppo. Spesso utilizza il fallo come tattica base. Direi che alcuni elementi sono davvero violenti, ma per fortuna qui ci sono i migliori arbitri del pianeta». Magari non è proprio così, viste le prime polemiche, ma intanto la Francia si è già portata avanti. Dopo di che, lo stesso Deschamps sa benissimo di non poter fallire l'esordio, pena farsi travolgere pure lui da polemiche e minestre riscaldate: avere escluso Nasri dai 23 è stato insieme un atto di coraggio ma anche una sfida a buona parte dell'opinione pubblica, successivamente stimolata anche dalla signorina Anara ovvero dalla fidanzata del giocatore del Manchester City: «Fuck France and fuck Deschamps! What a shit manager!», ha scritto lei su twitter con un linguaggio degno dei peggiori quartieri di Marsiglia. «Nasri non è mai felice quando viene sostituito e queste cose nello spogliatoio si sentono - la replica dell'ex centrocampista e allenatore anche della Juventus -. Io e il mio staff conosciamo tutti i giocatori, ma anche gli uomini».
Avanti, allora. Preservando l'unità del gruppo e dovendo rinunciare gioco forza anche a Ribery, ko causa schiena dolorante: la marcia di avvicinamento al match odierno è stata per il resto serena e l'ottimismo non manca, con Pogba incoronato un po' da tutti come stella già tra le più luminose e una squadra che confida anche nell'esplosione di Antoine Griezmann, classe 1991 e un sinistro che spacca con tanto di offerte già arrivate alla Real Sociedad da parte di mezza Premier League e pure da Psg e Juventus. Se l'enigmatico Benzema, provato anche “largo” al posto di Ribery, dovesse finalmente graffiare trovando il giusto affiatamento con Giroud, ecco allora che la Francia potrebbe rompere le scatole a molti. «Non siamo tra i favoriti, ma certamente siamo ambiziosi», è il parere di Deschamps che assomiglia tanto a quello di Prandelli. Stasera, tutti si aspettano un successo che convinca pure: la possibile spiata di un allenamento di qualche giorno fa tramite un drone è acqua passata ed è stata archiviata con un mezzo sorriso, anche se si farebbe comunque in fretta a passare da un'atmosfera tranquilla a un semi incubo.
Canal Plus ha di recente trasmesso un'inchiesta sul calcio in Honduras dal titolo "Les miserables", il che rende l'idea della considerazione che hanno da quelle parti della nazionale allenata da Luis Fernando Suarez, 54enne colombiano noto soprattutto per avere allenato l'Ecuador facendogli raggiungere il miglior risultato di sempre ai Mondiali (ottavi di finale, nel 2006). Jerry Bengtson, che di professione fa l'attaccante, ha già avvisato i francesi tramite un immancabile tweet - «Faremo di tutto per dimostrare che non siamo miserables…» - e insomma qualche scintilla arriverà di certo. Peraltro l'Honduras - alla sua terza partecipazione iridata dopo quelle del 1982 e 2010 - ha pareggiato 0-0 contro l'Inghilterra pochi giorni fa e occupa il 30° posto nel ranking Fifa, appena sotto la Serbia e sopra squadre come Repubblica Ceca, Nigeria e Giappone: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, ecco.

Occhio poi al 31enne mancino Carlo Costly, figlio del difensore Anthony Costly che fece parte del gruppo del 1982: tornato in Honduras quest'anno dopo aver giocato in Inghilterra (Birmingham), Romania (Vaslui), Messico (Atlas) e Stati Uniti (Houston), è noto per utilizzare spesso un dribbling particolare che in suo onore è stato chiamato “costliña”, ovvero una specie di pendolo fatto con la gamba sinistra che prende di sorpresa l'avversario. Chissà se Canal Plus ha un aggettivo anche per lui.

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