Frecciarossa Sinner

Dopo Federer Express, ecco Jannik "super accelerato" e a suo agio con la frenesia di New York. Battuto Musetti, semifinale di notte con Auger-Aliassime

Frecciarossa Sinner
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La domanda, a questo punto, è se davvero Novak Djokovic possa rovinare i piani. Perché è vero che nel tennis può succedere sempre di tutto, soprattutto in una semifinale Slam, eppure che Auger-Aliassime tornato tra i primi quattro di un Major dopo 4 anni possa davvero disturbare la scalata di Jannik Sinner verso lo showdown contro Alcaraz, sembra davvero qualcosa di eccezionale. Soprattutto se sarà lo stesso Sinner della sfida con Lorenzo Musetti.

Insomma: la sbornia del derby d'Italia è già finita, ed anche velocemente, viste le due ore secche in cui Lorenzo non ha mai trovato uno spiraglio per attaccarsi alla partita: "Non ho mai giocato contro uno che mi mettesse così fretta, è opprimente, ti manda fuori giri" ha detto alla fine. Ed il segreto sta tutto lì. Dai tempi di Federer Express siamo passati a quelli di Jannik Super Accelerato, e nelle giornate così non ce n'è per nessuno. New York, d'altronde, vive di questa frenesia, e il numero uno del mondo si adegua volentieri: "Gli UsOpen sono un torneo tanto diverso, molto rumoroso, ma è speciale anche per questo: quando l'ho accettato ho imparato a giocarci meglio". Nel senso che ne ha vinto già uno e quest'anno ha intenzione di fare altrettanto, se non si fosse capito.

Liquidato Musetti 6-1,6-4, 6-2 ("Non è numero 10 per caso ha detto Sinner alla fine, e Lollo adesso sarà anche 9 -, ho dovuto concentrarmi su questo: che incontravo un giocatore di quel livello e non un ragazzo che conosco così bene e con cui spesso lotto insieme per vincere la Davis. Comunque è bello quello che stiamo facendo: siamo orgogliosi di essere italiani"), è già domani, ovvero venerdì, nel senso che il calendario delle sfide che sceglieranno i finalisti è già stato compilato: alle nostre 21 appunto Novak tenterà l'impossibile (così sembra a tutti, ma non a lui) contro Carlos Alcaraz, all'una poi ecco un'altra nottata in bianco.

A giudicare dai video rubati in spogliatoio, il clima nel clan di Sinner è tendente al bello, quasi strepitoso: immaginatevi voi, nei minuti di vigilia di un quarto di finale Slam, giocare come bambini per togliere all'osteopata Andrea Cipolla le scarpe e buttarle dall'altra parte del muro. Poi, ovviamente, in campo può succedere di tutto, ma le premesse dicono che il calo inevitabile nelle due settimane di un torneo così, vissuto contro Shapovalov, è ormai alle spalle. Jannik ha pure sistemato il servizio (contro Musetti 10 ace e 91% di punti con la prima palla), e si muove con la scioltezza dei giorni migliori. E dunque: cosa può andare storto?

Tutto e niente: Cincinnati docet. E quindi ecco che la prudenza non è mai troppa: "Anche contro Lorenzo, seppur sia riuscito a chiuderla in tre set, le cose si stavano complicando.

Lui ha la qualità che può sempre cambiarti gioco, tirare forte, andare indietro, e poi ha un ottimo slice. Insomma: fino all'ultimo punto non si può mai sapere". Bisogna stare sempre svegli nel tennis, in pratica, da qualunque parte lo vediate. Perché poi, domani notte, noi saremo ancora una volta lì con lui.

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