Freddo e vento padroni. Ora Marta e Fede

Bassino e Brignone non sono tra le favorite ma il sogno medaglia resta

Freddo e vento padroni. Ora Marta e Fede

Sul ghiaccio l'Italia è partita fortissimo, sulla neve anche, ma la staffetta mista del biathlon, lanciata come meglio non si poteva da Lisa Vittozzi e tenuta bene a galla da Dorothea Wierer, si è purtroppo inceppata a metà strada, vittima della rimonta dei quartetti favoriti, più forti anche del vento. La speranza è che nella notte, nella discesa maschile che dovrebbe aver aperto il programma dello sci alpino (vento permettendo), sia successa la stessa cosa: favoriti davanti, folate a disturbare, ma non a falsare il risultato.

I Giochi invernali si stanno svolgendo in luoghi dove la neve è solo artificiale e dove freddo più vento la fanno da padroni. Bisogna abituarcisi. Parlando delle gare all'aperto saremo noiosi e ripetitivi fino al 20 febbraio, mentre quelle nei palazzetti sono salve e regolari, pur con colpi di scena come quelli che hanno portato la prima medaglia all'Italia nel folle short track. Ma torniamo alla neve: nella notte il programma prevede il gigante femminile. I due terzi posti di Marta Bassino e i due quarti di Federica Brignone nelle sei gare di Coppa del Mondo fatte finora non bastano per inserirle fra le favorite, ma la medaglia è ovviamente l'obiettivo per entrambe. Sarà dura, perché le avversarie sono tante e sono forti, prima fra tutte la svedese Sara Hector, cinque volte sul podio in stagione con tre vittorie e un dominio tecnico, fisico e mentale abbastanza schiacciante. Tessa Worley e Petra Vlhova sono state le sue vallette sul podio nell'ultima gara il 25 gennaio e la curiosità è che tutte e tre, pur non giovanissime, sono alla ricerca della prima medaglia olimpica della carriera. Potrà questo fattore condizionarne il rendimento? Difficile vista l'esperienza e visto quanto proprio questa gara sia stata preparata nei minimi dettagli.

Poi c'è Mikaela Shiffrin, che sulla pista molto ripida - su cui sarà d'obbligo una tracciatura stretta - potrebbe mettere di nuovo tutte d'accordo, come ai Giochi di quattro anni fa. Non sottovaluterei Lara Gut-Behrami, Michelle Gisin e Alice Robinson, sul ripido sanno sciare forte, e nemmeno atlete poco famose come la polacca Gasienica o la slovena Hrovat, a loro volta molto brave sulle piste più tecniche. Le preferite anche di Marta Bassino, che un anno fa fallì il gigante mondiale da super favorita e stavolta partirà invece con più serenità mentale.

Federica comincia stanotte il suo intenso programma olimpico, l'intenzione è di partecipare a cinque gare, inutile sottolineare quanto un buon risultato aiuterebbe il morale per il seguito. La terza italiana al via sarà Elena Curtoni. Per lei un gigante senza aspettative, ma utile come riscaldamento per il superG.

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