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«Le fuel cell a idrogeno per il futuro Ma ora guardiamo al bio gas naturale»

In settembre il piano strategico del gruppo. Il tema della sostenibilità

Madrid Il nuovo Iveco S-Way è un concentrato di innovazione tecnologica. Che investimento ha richiesto il suo sviluppo?

«Nel 2018 Cnh Industrial ha fatturato 30 miliardi di dollari e destinato 1 miliardo di dollari a Ricerca&Sviluppo, cifra che salirà quest'anno a 1,2 miliardi - risponde Hubertus Mühlhäuser, ceo di Cnh Industrial -; per consuetudine non forniamo i dati sugli investimenti per un singolo prodotto, ma posso dire che gran parte delle somme investite in R&S degli ultimi anni sono state assorbite dal nuovo S-Way, la seconda grande novità di quest'anno per Iveco, dopo Daily, due veicoli che formano una delle migliori line-up del mercato».

Le linee fondamentali che hanno guidato lo sviluppo del nuovo modello?

«Al primo posto la sostenibilità, l'energia, che Iveco interpreta con i propulsori a Lng, il gas naturale liquefatto - precisa Gerrit Marx, a capo di Iveco e dei veicoli commerciali e speciali in CnhI -; abbiamo introdotto per primi i truck a gas naturale e oggi pesiamo per il 60% delle vendite di questo tipo».

Passiamo a quelli che, insieme alle fonti energetiche, voi definite i mega trend che devono guidare l'evoluzione della mobilità e dell'autotrasporto.

«Sono la connettività, la guida autonoma e la servitizzazione, cioè l'importanza crescente dei servizi offerti insieme al prodotto, rese possibili dalla impressionante evoluzione della digitalizzazione - spiega Mühlhäuser - e sono trend che coinvolgono non solo i truck, ma anche trattori e veicoli da cantiere: tutti, infatti, si giovano della connessione con il cloud, che racchiude le informazioni per ottimizzare l'uso del veicolo, e permette, per esempio, la manutenzione preventiva e predittiva del mezzo, un elevato livello di uptime che incide favorevolmente sul costo di gestione di una flotta».

Anche la guida autonoma riguarda tutti i mezzi?

«Con le ovvie differenze, pensiamo a un truck su un'autostrada e a un trattore su un campo, è ugualmente importante e utilizzata per tutti i nostri mezzi - conferma il ceo di CnhI -: produciamo trattori con guida autonoma di livello 3 e 4, e ci sono già prototipi di livello 5».

Ci saranno i truck elettrici?

«Veicoli industriali con motori elettrici alimentati da batterie sicuramente no, perché il futuro truck a emissioni zero utilizzerà fuel cell a idrogeno - precisa Mühlhäuser - e nella lunga fase di transizione che abbiamo di fronte, i governi, a cominciare da quello dell'Ue, devono rendersi conto che di questo processo non potranno farsi carico soltanto i costruttori, ma che sono necessari interventi pubblici. Guardi la Cina, dove gli incentivi per l'Lng hanno portato i truck a gas naturale al 20% del mercato».

Ma l'Lng sarà soltanto un carburante di transizione?

«No - interviene deciso Marx - il gas naturale andrà ad affiancarsi al diesel che verrà sostituito poi, non certo a breve termine, dall'idrogeno. Immagino un futuro con stazioni di rifornimento che erogano idrogeno per le fuel cell e gas naturale prodotto in maniera biologica da fonti rinnovabili. Questa è la visione di Iveco».

Gli enormi investimenti richiesti dalla transizione possono portare Cnh Industrial verso nuove partenrship?

«Stiamo preparando il piano per i prossimi 5 anni che verrà presentato a settembre, e alla luce degli investimenti richiesti - conclude Mühlhäuser - valuteremo se cercare delle partnership in un mondo oggi molto aperto alle alleanze».

PEv

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