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Gabbiadini regala la Lanterna alla Sampdoria

Calcio piazzato e niente da fare per il Genoa. Gasperini ancora ko contro Sinisa. Samp ancora imbattuta e terza forza della serie A

Gabbiadini regala la Lanterna alla Sampdoria

L'uomo del derby della Lanterna è Manolo Gabbiadini. Una punizione regala la prima stracittadina del campionato alla Sampdoria. Ci ha preso gusto l'attaccante in orbita Juventus perché dopo il Torino castiga anche il Genoa con un calcio piazzato. D'altra parte con un maestro dei calci da fermo come Mihajlovic in panchina, tutto diventa più facile. E la Sampdoria mette le ali, ancora imbattuta dopo cinque partite e terza forza del campionato in attesa del posticipo dell'Udinese di questa sera. Incredibile l'inizio della gestione Ferrero che vince il suo primo derby, vibrante ma non certo spettacolare.

Nel primo tempo si parte a tutta velocità, ne esce una partita di rara intensità, con contrasti decisi ma mai cattivi. A fare derby sono due zuffe in avvio, poi per il resto non si va mai sopra le righe, ma soprattutto non si va quasi mai al tiro. Il conto di quelli in porta, veri, rimane a lungo bloccato sullo zero. La Sampdoria è tutta nei muscoli dell'armadio Okaka e nei piedi gentili di Gabbiadini. Il Genoa risponde con la diga De Maio e le serpentine di Perotti. Comunque per le emozioni prego ripassare. Si pensa alla ripresa, la voglia delle due squadre che anticipano addirittura il rientro in campo è un'illusione. Perin rischia la frittata e un destro di Perotti finisce fuori non di molto, poi la partita si infila in un buco dal quale Gasperini prova a uscire facendo la prima mossa: dentro Matri per Kucka. Ma ad accendere la Lanterna può essere solamente un episodio. Capita a Gabbiadini che da posizione defilatissima, pesca la punizione vincente con un tiro-cross con tocco impercettibile di De Maio.

A quel punto Genoa al tutto per tutto con Iago Falque, Pinilla obbliga Viviano a metterci la firma ma è troppo tardi e Gasperini perde per la seconda volta di fila contro Mihajlovic il derby: sempre di misura, ma non vale nemmeno come consolazione.

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