Si riparte dalla Francia verso Ivrea, con una tappa non impossibile, comunque 240 chilometri con il Moncenisio in avvio. L'ultima settimana del Giro, la più temuta, propone però il meglio a partire da giovedì, con tre giorni infernali: prima la cronoscalata a Mori, quindi il tappone con Gavia e Mortirolo (venerdì), fino all'arrivo sulle Tre Cime di Lavaredo di sabato.
Si riparte con Nibali in rosa: 1'26'' su Evans e 2'46'' su Uran il vantaggio. «Sono pronto, e so che viene il difficile - dice il messinese -, ma sulle grandi montagne voglio costruire il mio trionfo, magari vincendo una tappa. Se davvero vincerò, mi farò un regalo speciale, un bel viaggio: a casa mia, dove non torno da mesi
».
Il grande rivale, Evans, non si dà ovviamente per battuto: «Nibali è molto forte, l'impresa è difficile. Vedremo, proveremo, se non proviamo non conosceremo mai le sue condizioni. Nella terza settimana si può sempre scrivere un'altra storia». La vera storia potrebbe scriverla purtroppo il meteo, vero dominatore di questo Giro: la neve incombe di nuovo, a rischio le vette più attese, a rischio lo spettacolo più amato.
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