Brasile 2014

Germania-Usa 1-0 decide ancora Muller

Germania e Usa avanti agli ottavi a braccetto. Non per un pareggio, però, ma con una meritata vittoria tedesca. Americani qualificati sul Portogallo per una migliore differenza reti

Quarta rete di Muller, la sua 9 ai Mondiali in 9 gare
Quarta rete di Muller, la sua 9 ai Mondiali in 9 gare

Recife teatro di una partita decisiva ai fini del destino del gruppo G.

Di fronte Germania e Usa, entrambe a quota 4 punti, ma con la squadra di Low, complice il poker al Portogallo, nettamente messa meglio come differenza reti essendo a + 4, mentre Americani con un coefficiente goal solamente di +1. Nelle ore precedenti il match si è molto discusso, anche a seguito del legame di amicizia che unisce i due allenatori (Low fu vice di Klinsmann nella conduzione della Germania in occasione del Mondiale 2006) di un possibile “biscotto”. Un pareggio che coinciderebbe per entrambi con la qualificazione al turno successivo. Inutile sottolineare come gli stessi si siano adoperati per mettere a tacere voci ritenute ridicole, per un match in cui sia Germania che Usa, a sentire loro, giocheranno solo per la vittoria. Affermazione e primo posto che, però, non è del tutto ininfluente, anzi.. considerando che per chi arriva primo l'avversario sarà scelto tra Russia e Algeria, mentre chi coglierà la seconda piazza incrocerà i propri destini con quelli del Belgio, sulla carta ostacolo ben più temibile. Un pareggio che non sembra neppure scritto nelle stelle con l'assenza del segno x nei precedenti 9 incontri, 6 vittorie tedesche e 3 americane. Due gli incontri del Mondiale, entrambi con affermazioni per i due volte Campioni del Mondo nell'edizione 98' e 2002, nel primo caso per 2-0 nel corso del girone eliminatorio, nell'altro una vittoria di misura addirittura in un match valevole per i quarti.

Squadre in campo senza grandi novità con la Germania che, rispetto alle prime due uscite, inserisce in mezzo al campo, Schweinsteiger, subentrato nella ripresa e protagonista del bel finale con gli Africani, e di Podolski in avanti al posto di Gotze. Gara nella gara quella della punta dell'Arsenal che, qualora segnasse, sopravanzerebbe proprio il suo ex allenatore ora selezionatore Usa, nella classifica all-time dei marcatori. Cambia poco anche Klinsmann con il difensore Gonzalez del Los Angeles Galaxy al posto del centrale dello Stoke City Cameron e con l'inserimento in avanti di Brad Davis.

Via al match con la squadra di Low che appare intenzionata a fare la gara. Due minuti e prima occasione tedesca. Bella circolazione di palla, Boateng la mette in mezzo per la tentata sforbiciata di Thomas Muller, sul pallone arriva Podolski che calcia alto. Partita saldamente in mano alla Germania a far gioco, Usa animati da un atteggiamento prudente con gli Americani ad aspettare nella propria metà campo. Dieci minuti di autentica sofferenza per la squadra a stelle e strisce cinta d'assedio dalla Germania, brava a cambiar gioco, avvolgendo la squadra avversaria con cross ficcanti, un paio dei quali fanno venire i brividi all'ex Klinsmann. Come ad, esempio, al 14', quando Boateng chiude una bella incursione con un cross rasoterra su cui Gonzalez anticipa Muller miracolosamente. Usa che sembrano aver passato la tempesta in un match, andato con il passare dei minuti, a farsi più equilibrato, e al 21' si fanno vedere con una veloce ripartenza che porta al tiro Zusi con pallone che sorvola di poco la traversa.
35' e Germania vicino alla rete con Ozil, bravo ad accentrarsi e calciare sotto le gambe del suo marcatore, impegnando Howard in una parata non semplicissima. Intanto, nell'altro match il Portogallo si è portato in vantaggio, per un risultato utile entrambe. Infatti con il vantaggio dei Lusitani gli Usa pur perdendo si qualificherebbero ugualmente a causa di una differenza reti nettamente favorevole rispetto a Cr7 e compagni. E così si chiude la prima frazione di gioco con Germania e Usa a 5 punti, Portogallo a 4 e Ghana a 1.

Squadre in campo e Germania che getta subito dentro Klose, al posto di un deludente Podolski. Ed è proprio il Laziale, protagonista della prima chance della ripresa, con un cross di Schweinsteiger che centra per l'attaccante tedesco che in elevazione riesce solo a sfiorare la sfera.
Dieci minuti e arriva il vantaggio tedesco. Corner battuto corto, bel traversone per Mertesacker che impegna Howard nella grande respinta, raccoglie Muller al limite dell'area che di piattone centra l'angolino lontano, facendo sembrare semplice un tiro che non lo era per nulla.
Klose alla ricerca del goal mondiale, ma numeri di Muller nella rassegna incredibili, per il bomber del Bayern si tratta della 9 rete in 9 gare.
Usa sotto, ma nessun cambio per la squadra di Klinsmann che continua a giocare su ritmi bassi, badando a non lasciare spazi da aggredire ai propri avversari. Nonostante il match non cambi, cambiano gli allenatori con il selezionatore degli Yankes che fa entrare Bedoya in luogo di un anonimo Davis; replica di Low con l'uscita di di Schweinsteiger, rimpiazzato da Gotze. Intanto grazie al pareggio nell'altro match di Asamoah Gyan, situazione mutata con Portogallo e Ghana a 2 punti; una rete degli Africani, però rimetterebbe in discussione tutto il discorso qualificazione.
Match che si trascina stancamente al suo termine, con l'attenzione degli spettatori che sembra più rivolto all'altro incontro dove, nel frattempo, Ronaldo lascia un segno di sè con il goal del vantaggio portoghese. Tedeschi vicino al raddoppio con Howedes, prima del rush finale americano.
In piena zona Cesarini, infatti, prima passaggio assist di Bedoya murato da Lahm, sul seguente corner, traversone, ponte e Demspey di testa sfiora l'1-1, per quello che sarebbe stato un risultato bugiardo.

Germania che ha controllato agevolemente per l'intero match, dando, soprattutto, nella parte finale dello stesso, l'impressione che accelerando avrebbe potuto rendersi ben più pericolosa. La squadra di Low conferma la solidità che aveva mostrato nella sua prima uscita, un centrocampo, probabilmente, di valore superiore a qualsiasi altra delle 32 partecipanti e d un Muller davanti implacabile. Da rivedere solo i due centrali.

Per gli Usa una sconfitta che non fa male, con la squadra di Klinsmann ugualmente agli ottavi. Con il Belgio, però, servirà ben altro, per una squadra che senza il suo "pivot" Altidore, sembra spuntata irrimediabilmente.

Commenti