Gianni Agnelli nel 1985: "La Juventus non si lamenta dei rigore, è da provinciali"

Gianni Agnelli, zio di Andrea, aveva commentato così una discussa partita di Coppa dei campioni vinta dalla Juventus, nel 1985, contro il Verona: "Noi non ci siamo mai lamentati dei rigori e non cominceremo certo adesso. Non è nelle nostre abitudini"

Gianni Agnelli nel 1985: "La Juventus non si lamenta dei rigore, è da provinciali"

La Juventus di Massimiliano Allegri è uscita amaramente dalla Champions League per mano del Real Madrid di Zinedine Zidane. La gara è stata condizionata e decisa dal calcio di rigore decretato dall'arbitro Oliver per il fallo di Benatia su Lucas Vazquez. Dal dischetto Cristiano Ronaldo non ha perdonato Szczesny, subentrato a Higuain per via dell'espulsione di Buffon, e ha fissato il risultato finale sull1-3 per i bianconeri che però non sono riusciti a ribaltare lo 0-3 subito all'Allianz Stadium.

Agnelli, Buffon e Chiellini al termine del match contro il Real Madrid hanno mostrato i denti lamentandosi della Uefa e dell'arbitro. Eppure Gianni Agnelli, nel novembre del 1985, in compagnia del nipote Andrea, che all'epoca aveva solo 9 anni e andava per i 10, aveva commentato così una sfida valida per gli ottavi di finale di Coppa dei Campioni, quando la Juventus vinse per 2-0 al Comunale di Torino, in una partita molto discussa contro l'Hellas Verona.

Ecco le sue parole ai microfoni della Rai: "Noi non ci siamo mai lamentati dei rigori e non cominceremo certo adesso. Non è nelle nostre abitudini. Sono cose da provinciali. Bisogna andare allo stadio per divertirsi, per scherzare, non per litigare”.

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