Giornata mitica. E ora grida la sua gioia: "Jas we can"

Ad applaudirla anche mamma e papà: «Loro sono il valore aggiunto della mia vita»

Giornata mitica. E ora grida la sua gioia: "Jas we can"
00:00 00:00

Il grande sogno di Jasmine si avvera e il pubblico del Foro Italico canta We are the Champions, il brano musicale che ha compiuto 40 anni. Come quaranta sono gli anni attesi perché una azzurra entrasse nell'albo d'oro del singolare agli Internazionali d'Italia. Un vuoto colmato dalla ragazza toscana dai riccioli ribelli e dal sorriso che conquista. «Non mi sembra vero, è incredibile avere questo trofeo nelle mani esulta Paolini . Un grazie al mio team e alla mia famiglia. Ci sono sempre per qualsiasi cosa. È grazie a loro se abbiamo questa coppa tra le mani». Jas usa il noi nel giorno del suo trionfo speciale in casa, «quello che mai avrei pensato di raggiungere quando sono venuta qui per la prima volta da bambina. Un grande grazie anche a Mattarella, sono felicissima che sia qui. Una volta siamo andati al Quirinale, ora è venuto lui al Foro Italico». Sugli spalti ci sono pure papà Ugo, fiorentino di Bagni di Lucca, e mamma Jacqueline Gardiner, metà polacca e metà ghanese. «Questo miscuglio di etnie e culture da cui discendo ha rappresentato un valore aggiunto alla mia vita», ha specificato una volta la 29enne di Castelnuovo di Garfagnana, che parla pure il polacco. Quella di Paolini è una famiglia presente, ma non invasiva. «I figlioli vanno lasciati liberi di fare quello che amano, senza pressioni», conferma il papà.

La vita di Jasmine è dedicata da sempre alla racchetta, che ha preferito al nuoto, seguendo le orme di papà e zio. All'età di 5 anni è già sui campi d'argilla del Tc Lucca (seguita da Ivano Pieri), sognando di emulare l'idolo Federer. Dopodiché, una discreta carriera da junior (arriva al 3° turno a Melbourne e a New York). Infine, l'ingresso nel mondo pro', allenata al Tc Italia Forte dei Marmi da Renzo Furlani, da cui si è separata di recente dopo dieci anni e un 2024 mirabolante (finali a Parigi e Wimbledon e vittoria azzurra alla BJK Cup).

Ora all'angolo c'è Marc Lopez, compagno di doppio di Nadal nel giorno dell'oro olimpico a Rio 2016. Un traguardo raggiunto l'anno scorso dalla toscana insieme a Sara Errani, con la quale oggi disputerà un'altra finale. Non è ancora finita. Jas we can.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica