La giovane Italia vola con la baby sprinter e i salti della Saraceni

Due ori e Inzoli d'argento agli Europei Under 20. Tamberi riflette sui Mondiali

@ european athletics
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C'è un'Italia che brilla e regala emozioni in pista e in pedana. Stiamo parlando dei giovani impegnati agli Europei Under 20. Dove Kelly Doualla ha scritto un'altra pagina di storia della velocità azzurra andandosi a prendere il titolo continentale dei 100 metri. Non c'era mai stata una campionessa europea così giovane in questa specialità: la tedesca dell'est Petra Koppetsch nel 1975 aveva 16 anni e 309 giorni quando salì sul gradino più alto del podio, l'azzurra ha un anno in meno (15 anni e 261 giorni). La giovanissima sprinter lombarda si è imposta con il tempo di 11.22, a un soffio dal personale, battendo avversarie che hanno almeno tre anni in più di lei. "Speravo tantissimo di poter fare qualcosa di grande - racconta Kelly, portacolori della Cus Pro Patria Milano - e posso dire di esserci riuscita, è quello che mi ero prefissata dall'inizio dell'anno. In pista ero abbastanza tranquilla, sui blocchi c'era un po' di ansia ma meglio così perché mi ha aiutato ad andare più forte. Senza il tifo degli azzurri penso che non ce l'avrei fatta".

Per Kelly, nata a Pavia da genitori del Camerun e di stanza a San Donato Milanese, si tratta del secondo trionfo dopo quello di Skopje agli Eyof, l'altra manifestazione europea giovanile. E adesso si aprono le porte della Nazionale assoluta. Lo conferma il presidente della FIDAL Stefano Mei: "Adesso decideranno lei e il suo coach (Walter Monti, ndc) se vogliono fare un'esperienza a livello assoluto, e se volesse farla a noi andrebbe bene. Se parlo dei Mondiali assoluti di Tokyo? Sì, di quelli e mi riferisco alla staffetta". Quella che Kelly, intanto, affronterà domani in Finlandia insieme alle compagne. "Per il futuro voglio andare avanti così, migliorando sempre di più". E chi la ferma Kelly Doualla?

Non è finita perché Daniele Inzoli si va a prendere con 7,69 l'argento nel salto in lungo a soli 16 anni. Il milanese della Riccardi è un altro talento promettente che cresce sulla scia di Mattia Furlani. Prima della Doualla era stata Erika Saraceni, capitana azzurra a Tampere, a regalare alla nostra spedizione il primo titolo di questa rassegna. Nel triplo, la 19enne milanese della Bracco ha distanziato la seconda classificata di quasi mezzo metro e all'ultimo salto di 14,24 ha ottenuto il record della manifestazione. Ora, vorrebbe decollare verso i Mondiali di Tokyo. Su quell'aereo, però, potrebbe non salire Gimbo Tamberi, alle prese con dei dubbi. "Domenica decido se andare ai Mondiali o concentrarmi sulle Olimpiadi 2028", ha dichiarato il marchigiano all'Ansa prima di imbarcarsi verso la Germania, dove domani parteciperà al meeting di Heilbronn.

Dopo il deludente 2,12 agli Assoluti, Gimbo ha vissuto un momento di sconforto: "Il risultato di Caorle è stato destabilizzante e scioccante. Non penso che la misura che ho fatto agli Assoluti possa essere la mia, però quella è la realtà oggi. Se ripeterò una gara tra 2.10 e 2.20 in Germania, ovvio, ci sarà da riflettere...".

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