
Il Giro d'Albania finisce come era iniziato: con uno sprint vincente di Mads Pedersen. Il 29enne danese della Lidl-Trek, torna leader. Maglia rosa per il campione del mondo 2019 e giornata di riposo oggi a Lecce per assaporare il gusto di essere al comando di un grande giro. «Volevamo questa tappa, perché rivolevamo la maglia ha spiegato il danese -. Avevamo tutto bene in testa e quello che abbiamo programmato siamo riusciti a metterlo in pratica. Squadra eccezionale, due ragazzi super: Giulio Ciccone e Mathias Vacek. Non posso che ringraziarli». Se Pedersen è in uno stato di grazia, Wout Van Aert è in uno stato tutto da decifrare. Si fa attendere un quarto d'ora sul traguardo. In affanno venerdì nella prima tappa, impalpabile nella crono di sabato, ieri si è letteralmente perso. È già buono se domani si ripresenterà al via.
Finisce il Giro dell'Albania con una classifica ben definita e due corridori che sono chiaramente davanti a tutti. Mads Pedersen (due vittorie, ndc) e Primoz Roglic, che sabato ha sfiorato per 24 centesimi il successo nella crono di Tirana (vinta da Tarling, ndc), non nascondendo però i propri intendimenti. «L'importante era controllare la situazione e stare attenti a non cadere nei trabocchetti, soprattutto a non cadere», ha spiegato lo sloveno che è chiaramente più che soddisfatto del suo inizio di Giro. Il fatto poi che la maglia di leader sia finita sulle spalle del corridore danese, gli va altresì bene: in questa fase la Lidl-Trek è un buon alleato per poter incominciare il Giro dell'Italia, con un alleato importante al proprio fianco. L'Italia del pedale si consola con sei ragazzi nei primi dieci dell'ordine d'arrivo e Lorenzo Fortunato che si prende la maglia di leader degli scalatori.
Momenti di paura, invece, a circa 120 km dal traguardo e nel finale. Il primo episodio mentre il gruppo affrontava l'asperità dei Monti Cerauni: una capra si è staccata dal suo gregge tagliando la strada al gruppo che passava. L'animale si è scontrato con il neozelandese dell'Intermarché-Wanty Dion Smith che è riuscito a rimanere in sella nonostante l'urto.
E sarebbe potuta andare peggio a due chilometri dall'arrivo quando Ciccone (furioso) impegnato a tirare il gruppo a cinquanta all'ora si è visto attraversare la carreggiata da un cane a pochi metri di distanza.Il Giro ripartirà domani, con la quarta tappa, la prima in Italia: Alberobello (Pietramadre)-Lecce, 189 chilometri, dove ed è attesa un'altra volata in cui Pedersen può cercare di vincere in maglia rosa.
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