
È un Giro incerto e in equilibrio, su questo non ci sono dubbi, ma permetteteci di dire che è anche sognante, nel senso che l'esercizio migliore è immaginare quello che potrebbero fare, quello che faranno, ma nel frattempo ci si addormenta.
Bello il Giro noioso di un anno fa, quando c'era quello scellerato di Tadej Pogacar a monopolizzare la corsa rosa: sei vittorie di tappa, 20 giorni in rosa, un Giro vinto già dopo dieci giorni, ma la gioia di assistere allo show di questo prodigio unico al mondo.
No, basta, torniamo all'antico. Torniamo al ciclismo della regolarità, dei secondi e dell'attesa, tanta attesa. Un ciclismo più light e meno strong, ma più aperto a tutti. Sì, come no. Andrà a finire che la Uae Team Emirates si vincerà anche questo Giro con un bimbo di 21 anni, che ieri mattina davano per spacciato. Un plebiscito di opinioni che davano per favorito Richard Carapaz, vincitore del Giro 2019, oro olimpico di Tokio, più avvezzo alle salite in sequenza e soprattutto lunghe. Bene, ieri da Biella a Champoluc, ben cinque colli distribuiti in 166 km, di cui 70 in salita, per un totale di 5.000 metri di dislivello. Il risultato è stato deprimente. Uno scattino a 7 chilometri dal traguardo di Carapaz, sul quale si porta la maglia rosa Del Toro, mentre nel frattempo il transalpino Nicolas Prodhomme andava ad aggiudicarsi la tappa. La maglia rosa seconda, guadagna 2 su l'ecuadoriano.
Classifica congelata, nonostante il primo grande caldo. «Sono contento di come sono andato e di come si è mossa la squadra dice il messicano -. So che anche domani (oggi per chi legge, ndr) non sarà semplice, ma siamo pronti alla recita finale». Gli chiedono se gli piacerebbe vincere al Sestriere in maglia rosa, Del Toro traccheggia e usa il linguaggio del volto per rispondere: una serie di facce, come a dire non chiedetemi queste cose, sono anche scaramantico.
Si decide tutto oggi, nella tappa di Sestriere con il Colle delle Finestre, la Cima Coppi posta a 2178 metri di quota che le cartine del Giro hanno segnalato con una semplice C. Restano in due per la passerella di domani al Circo Massimo a Roma: la maglia rosa Isaac Del Toro, messicano di 21 anni, e l'ecuadoriano Richard Carapaz, 32 anni, divisi da 43. Difficile che rientri nei giochi il britannico Simon Yates che non ci sembra alla loro altezza.
Si deciderà tutto alla penultima tappa come nel Giro 2023, con la cronoscalata del Lussari e il ribaltone imposto da Roglic a scapito di Geraint Thomas. Speriamo che almeno ci sia spettacolo, e che non valga anche oggi il principio dell'equilibrio: in questo caso a vincere sarebbe lo sbadiglio.