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Il giudice sportivo scagiona il milanista Cutrone: niente squalifica

Nessuna sanzione per Patrick Cutrone, attaccante del Milan, per il gol segnato contro la Lazio e viziato da un evidente tocco con il gomito. Il giudice sportivo l'ha giudicato non intenzionale

Il giudice sportivo scagiona il milanista Cutrone: niente squalifica

Il Milan può gioire. L'attaccante rossonero Patrick Cutrone, che in nella gara casalinga con la Lazio ha segnato colpendo la palla con il gomito, non sarà squalificato. Lo ha reso noto il Giudice sportivo, che ha deciso "di non adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del calciatore".

Nel comunicato si legge che il Giudice, "ricevuta dal Procuratore federale rituale e tempestiva segnalazione (mail delle ore 10.07 del 29 gennaio 2018); acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Infront), di piena garanzia tecnica e documentale; data l'ammissibilità della prova televisiva ai sensi dei requisiti previsti dall' art. 35, 1.3, CGS; rilevato non di meno, che il Giudice è chiamato a valutare, a termini della predetta norma, la volontarietà del gesto", ha considerato che "nel caso di specie il gesto non risulta connotato da sicura volontarietà, avuto riguardo alla particolare velocità dell'azione e del movimento della palla, nonché, soprattutto, alla sussistente di un evidente tentativo di colpire la palla con la testa e del contestuale e non innaturale movimento del braccio, in relazione, quest'ultimo, allo slancio per colpire la palla di testa".

Tradotto dal burocratese vuol dire che non c'era alcuna intenzionalità da parte di Cutrone, e visto che l'azione è stata veloce, l'intervento, peraltro non giudicato falloso dall'arbitro, anche analizzato dalla prova tv non deve essere punito.

Subito dopo la partita, scoppiata la polemica, Cutrone sui social network si era detto convinto di aver toccato la palla in modo regolare: "Ho rivisto le immagini del gol. In un momento di adrenalina e istinto ho avuto la sensazione di colpire la palla in maniera regolare. Il mio non è stato un gesto volontario, mi spiace che venga messa in discussione la mia onestà".

E il Giudice sportivo ha creduto alla sua buona fede.

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