Il «gruppo dei ragazzi», le facce nuove del ct

Il «gruppo dei ragazzi», le facce nuove del ct

«Né regali, né preclusioni, le regole varranno per tutti. E voglio una Nazionale orgogliosa, umile e cattiva». È la filosofia di Antonio Conte, il primo ct supervisore di tutte le nazionali. E il suo compito, di fronte all'invasione straniera che cresce di anno in anno, sarà quello di creare un gruppo di ragazzi giovani sulle quali ricostruire l'immagine dell'Italia.

Intanto sono Daniele Padelli e Simone Zaza le facce nuove del gruppo. L'attuale portiere del Toro non è più giovanissimo (è alla soglia dei 30 anni) e non vestiva l'azzurro dal 2007, quando fu titolare nell'Under 20 in un match in Germania e stava vivendo i pochi mesi al Liverpool, anche se aveva già difeso i pali dell'Under 21 nel 2006 contro il Lussemburgo. Il suo coinvolgimento nel calcioscommesse (secondo l'accusa per la combine di Palermo-Bari) finisce con l'assoluzione sportiva ad agosto 2012. Il processo era lo stesso in cui Conte ricevette 4 mesi di stop.

L'attaccante 23enne - autore forse del più bel gol della prima giornata di campionato - era arrivato fino all'Under 19 mentre la 21 l'aveva vissuta solo in uno stage di tre giorni a Coverciano nel gennaio 2013. Prandelli lo aveva già testato in altri due stage dell'Italia maggiore a marzo e aprile di quest'anno, ma solo ora arriva fra i convocati. Zaza è stato interamente acquistato dal Sassuolo a giugno, anche se la Juventus - vecchia proprietaria del cartellino - si è tenuta un diritto di riacquisto fissato a 15 milioni di euro entro il 30 giugno 2015 e 18 per il 2016.

Uno dei migliori amici di Balotelli (l'escluso eccellente della prima tornata di Conte), Stephen El Shaarawy, nove presenze e un gol alla Francia nel 2012, torna nel gruppo dal quale mancava da un anno.

E poi ci sono i ripescaggi del fido di Conte Giaccherini (non eccezionale la sua esperienza in Premier), dello juventino Ogbonna - l'ultima con la Nigeria nel novembre 2013 - e dell'ex bianconero Quagliarella, assente addirittura dal 2010. Sorprendente la chiamata della punta appena acquistata dal Toro. Alla Juve lui e Conte vivevano da separati in casa, oggi la nazionale li ha rimessi d'amore e d'accordo. Un altro segnale del cambio di rotta del ct?

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