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Guardiola ricorda a Lippi che il calcio è cosa sua

Guardiola ricorda a Lippi che il calcio è cosa sua

Lippi sarà pure l'eroe dei due mondi, ma il suo Evergrande riesce solo a fare il solletico al Bayern di Guardiola. L'allievo che supera il maestro fa parte di una suggestione più letteraria che reale, perché la Cina è tutt'altro che vicina ai canoni tecnici dell'Europa. Per queste motivazioni il 3 a 0 finale di Agadir è un risultato che non sorprende e non fa una piega.
Rispetto alla vigilia Guardiola scarta l'ipotesi del falso centravanti (Gotze) e schiera il croato Mandzukic, inventa Lahm mediano a fianco di Thiago Alcantara e preferisce Boateng al brasiliano Dante in difesa. Sul fronte cinese Lippi si affida al trio sudamericano Cuenca-Elkeson-Muriqui per saggiare la consistenza di uno sperimentato Neuer. E a proposito di portiere l'Evergrande sfata il luogo comune dei cinesi formato mignon: Zeng Cheng sfiora i due metri.
La partita è a senso unico fin dalle prime battute. L'Evergrande riesce a limitare i danni per una quarantina di minuti e a tentare qualche timido contropiede, poi i tedeschi raccolgono i frutti dell'assedio passando al 40' con Ribery di sinistro. I cinesi non fanno in tempo a riordinare le idee perché al 44' Mandzukic, in tuffo, ribadisce in rete di testa un cross di Thiago Alcantara. Nell'intervallo Lippi mette mano all'attacco, ma al 47' arriva il tris firmato Gotze con un gran diagonale dalla distanza. La partita rimane vivace, soprattutto per le palle gol di Thiago, Abalo, Gotze e Ribery. L'Evergrande quando può scatena il brasiliano Elkeson, uno dei pochi dei suoi ad avere piedi educati. Neuer però si gode il clima serale di Agadir e raccoglie innocue parabole. Guardiola decide di preservare i muscoli di Ribery, Kroos e Mandzukic. Non succede davvero molto altro fino al fischio finale dell'esotico gambiano Gassama.
Sabato sera a Marrakech, nel nuovissimo Grande Stade, la finale contro la vincente tra l'Atletico Mineiro di Ronaldinho e il Raja di Casablanca (in campo questa sera).

Il Bayern fa sul serio e punta al quinto trofeo dell'anno solare dopo aver cannibalizzato Meisterschale, Champions, Supercoppa d'Europa e Coppa di Germania.

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