8 HANDANOVIC Due volte straordinario nel giro di venti secondi: un capolavoro e un'ottima parata dicono di no all'incredulo Ivanov. Se Zenga era l'uomo ragno, lui è superman perché solo uno con poteri paranormali può sventare il tentativo di autogol di Juan.
6 JONATHAN La sua partita è una litania: una cosa bella e una brutta.
5,5 SILVESTRE In avvio Markovic sbatte letteralmente contro un muro, non è Samuel ma il suo sostituto. E la differenza si vede. Lento e impacciato, arrugginito dalla troppa panchina.
6 JUAN JESUS A tre o a quattro, per lui poco cambia. Gioca senza fronzoli.
6 NAGATOMO Corre come un soldatino inesauribile, pardon samurai per non indispettire l'amico Cassano, agli ordini di Stramaccioni. Dal 1 st Palacio 7 Impiega cinque minuti per fare centro poi chiude il conto con una ripartenza chirurgica. Viaggia alla media di un gol ogni cento minuti.
6 ZANETTI Il suo turnover prevede sempre e comunque la partita. Si riposa giocando a trentanove anni.
7,5 GUARIN Beneficia dell'effetto Juventus. Ha ritrovato il passo dopo un periodo di appannamento. Suoi gli assist per la doppietta di Palacio.
6 CAMBIASSO Un altro che non sente la stanchezza. Sta bene e si vede anche se spreca il colpo del ko.
SV MUDINGAYI Il suo obiettivo era mettere minuti nelle gambe dopo l'infortunio. Missione fallita perché dopo un quarto d'ora alza bandiera bianca per un guaio muscolare. Esce disperato. Dal 14' pt Gargano 6 Non si sottrae agli straordinari imprevisti. Conferma di aver preso possesso della cabina di regia nerazzurra.
6 PEREIRA Si accende ad intermittenza. Deve risalire le gerarchie sulla corsia mancina, riprovare prego.
6 LIVAJA Un tempo abbandonato a se stesso. Si sbatte, rifila qualche calcione ma non punge mai. Va meglio nella ripresa in compagnia di Palacio. Dal 32' st Cassano 6 Il tempo per regalare due magie, sulla seconda segna Guarin.
6 All. STRAMACCIONI Smonta il tridente e rimane con la monopunta, quando passa al tandem in attacco ritrova la sua Inter da trasferta e fa dieci vittorie di fila lontano da San Siro. La lode è per la qualificazione ottenuta con due turni di anticipo.
È un Partizan da voglio ma non posso che si arrende di fronte al mostruoso Handanovic. Il resto lo fa la pochezza dell'attacco con Scepovic impalpabile, il talento Markovic bello ma quasi sempre fine a se stesso.
Petrovic 6; Miljkovic 5.5, Ostojic 5.
Arbitro: Pereira Gomes (Por) 6
di Davide Pisoni
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