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Hellas Verona, allo stadio con Hitler sul berretto: segnalati otto ultras

I fatti risalgono alla trasferta di Bologna dello scorso gennaio. Adesso rischiano il Daspo e una denuncia per violazione della Legge Mancino

Hellas Verona, allo stadio con Hitler sul berretto: segnalati otto ultras

Sono stati segnalati alla polizia gli otto tifosi dell'Hellas Verona che, lo scorso 19 gennaio, avevano provato a entrare al Dall'Ara di Bologna con berretti raffiguranti il volto stilizzato di Adolf Hitler.

Ultras dell’Hellas ancora nella bufera. Vanno in trasferta a Bologna con un Hitler stilizzato, erano ritratti solo i capelli con il celebre ciuffo passato tristemente alla storia, con l’emblema degli Scaligeri al posto dei baffi, cucito sul berretto. Adesso otto sostenitori del Verona rischiano il Daspo, cioè l’allontanamento dagli stadi per un determinato periodo di tempo e una denuncia per violazione della Legge Mancino che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista.

I fatti risalgono al 19 gennaio scorso in occasione del match tra Bologna e l’Hellas Verona allo stadio Renato Dall'Ara. Secondo quanto riferito dal giornale on line L'Arena durante le fasi di afflusso dei tifosi gialloblù in trasferta, iniziate intorno alle 13, due ore prima del fischio d’inizio dell’incontro di calcio, gli agenti della questura del capoluogo emiliano individuavano otto sostenitori dell’Hellas che si accingevano a entrare nello stadio indossando i berretti con quello strano disegno sulla fronte. I poliziotti, vedendoli, non avevano avuto nessun dubbio: si trattava di toppe in tessuto raffiguranti l’effige stilizzata di Hitler. I berretti, quindi, venivano prontamente sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre i loro proprietari sono stati prontamente denunciati.

Tuttavia la tifoseria veronese non è nuova a incidenti del genere, a partire dai cori razzisti contro Mario Balotelli nella sfida contro il Brescia o alla canzone ''Niente negri lalalalalala-la...niente negri'' intonata sulle note di In the Navy dei Village People, dalla Curva Sud in un pub della città. Fino al ''Siamo una squadra fantastica a forma di svastica'' scandito da alcuni tifosi dopo la promozione in serie A. O il ringraziamento sempre a Hitler, durante una festa gialloblù, fatto da Luca Castellini, esponente di Forza Nuova e in passato tra i capi ultras, che dopo alcune dichiarazioni su Balotelli ha subito un ''superdaspo'' di dieci anni dalla società di calcio. Episodi troppo spesso ricorrenti che mettono sempre più a disagio una delle tifoserie più calde e appassionate d'Italia.

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