I miti di Thohir: peperoncino e... Ventola

I miti di Thohir: peperoncino e... Ventola

Leggere per capire e, magari, incrociare le dita. Parla Ronaldo, quello brasiliano, quello vero a detta dell'interessato e anche di Moratti quando gli proposero di prendere Cristiano Ronaldo: «Mi auguro che questa nuova Inter sia sempre l'Inter che vogliamo tutti vedere: forte e che fa appassionare la gente». Bene. Parla Erick Thohir, al secolo ET, futuro padrone dell'Inter medesima: «Il giocatore nerazzurro che ho amato di più è Nicola Ventola. Sono tutti bravi a tifare Rummenigge...».
Tutto vero, non è una barzelletta. Proprio Nicky Ventola da Grumo Appula, 65 presenze nell'Inter e 21 gol, qualcuno gran bello, e oggi di stanza a Los Angeles. Bravissimo ragazzo, non proprio il massimo degli indimenticabili. Se non fosse che la moglie è una splendida modella indonesiana, celebre per uno spot Fiat. Ed allora avete già capito come finirà: se uno è pugliese stravede per i pugliesi e affini. Se uno è indonesiano... Vada per Nainggolan, il resto non si sa. Il calcio non va così, ma Thohir ce lo fa intendere così.
Sì, d'accordo, per il tifo nerazzurro non c'è da ridere. E tutti sapranno rispondere alla domanda: dov'è l'errore? Ronaldo che parla di grande Inter o Thohir che vede in Ventola il suo ideale simbolo? «Ventola» e qualcuno gli spiegherà di non dire Vendola, sobbalzerebbe anche Moratti. E magari la signora Milly. Al massimo dica Nick, così non sbaglia mai.
Ma se questo è il Thohir-pensiero...come sarà la futura Inter? «Mi piacerebbe vedere in prima squadra i ragazzi della Primavera», ha raccontato in una recente intervista per togliere altre illusioni. Esaltante. E qualcuno, prima o poi (meglio prima) gli spiegherà che l'Inter non può attendere, è nata per vincere. L'Inter di ET sta nascendo a colpi di «vada avanti lei che mi vien da ridere». Chissà se a Moratti sarà venuto il sorrisetto?
La faccia di Thohir è simpatica, anche se somiglia a un “28 pollici”. Però... Finora non ne ha detto una appetibile. Ieri, sulle reti Mediaset, si è prodotto in un saluto ai fans dell'Inter. Gentile. Magari affabile. Ma poi, quando ha dichiarato tifo e generalità, non è cascato l'asino ma è cascato l'animo: «Da bimbo tifavo per la nazionale olandese (il Milan ha fatto incetta di giocatori dell'Olanda, ndr). Mi divertivo a scommettere con mio fratello: chi perdeva, mangiava peperoncino e non beveva per un quarto d'ora». Vabbè, ne avrà mangiato il giusto tanto per essere punito nelle preferenze: Rummenigge uffi! Ventola che grande! «Uno dei miei figli è juventino, attacca gli adesivi bianconeri sull'auto. Seguo l'Inter vedendola di notte, mi piace come gioca». Sicuro di restare sempre sveglio? Massì, l'Inter è sempre meglio di un libro giallo, molto più avvincente e più sorprendente, quasi mai scontata.
Thohir ha promesso di essere in Italia per metà novembre, quando tutte le firme saranno calce, e in calce, e ci sarà da convocare una assemblea straordinaria e comporre il nuovo Cda.

Invece oggi Moratti chiuderà la sua epoca con l'ultima assemblea dei soci: nominerà un Cda di breve durata, tirerà l'ultimo bilancio spiegando l'ennesimo rosso intorno agli 80 milioni, racconterà qualcosa di Thohir, insomma siamo ai titoli di coda. E magari si riserverà di dare qualche consiglio a Et quando arriverà in Italia.
Il primo? Prima di parlare dell'Inter, del suo futuro, mangia un peperoncino rosso e non bere per un quarto d'ora.

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