Poteva vincere, poteva perdere. Alla fine ha vinto. L'Inter. Nel nome di Mauro Icardi. La ribalta il capitano con un micidiale uno-due dopo che l'Inter aveva rischiato di naufragare all'Adriatico. Non una volta, ma più volte tenuta a galla da Handanovic contro le ondate del Pescara di Oddo, che nonostante la sconfitta si conferma squadra rivelazione di questo inizio campionato: l'unica colpa degli abruzzesi è di aver sprecato troppo. Perché poi hanno dovuto fare i conti con lo straordinario Icardi che nella ripresa tocca tre palloni, due li trasforma in oro e uno quasi. Tre punti che sono ossigeno puro per i nerazzurri che si possono presentare alla sfida con la Juventus di domenica prossima con una vittoria pesantissima, la prima del campionato. Si sblocca la squadra di De Boer che però pur costruendo tanto ha faticato ancora troppo a trovare la via del gol, che per ora la conosce solo Icardi a quota tre in questo campionato come Higuain.
L'allenatore olandese ieri dopo l'improvvida difesa a tre col Chievo, il monotono centrocampo a tre col Palermo ha presentato un'evoluzione a trazione anteriore. Ma con Joao Mario all'esordio al fianco di Medel, Banega trequartista e le ali dietro a Icardi, è apparsa troppo leggerina esponendo la difesa a troppi rischi. Però l'olandese dà una traccia all'insegna della qualità che porta occasioni nel primo tempo con Candreva e Banega, due volte a testa.
L'esordio di Joao Mario dà un filo logico al gioco, ovvio che serve tempo per ottimizzare i meccanismi. Sicuramente è evidente che questa Inter con il 4-2-3-1 deve restare compatta perché appena si allunga mostra il fianco al Pescara che in fatto di qualità non è male. La squadra di Oddo prova sempre a fare gioco con il futuro interista Caprari e Verre a far girare la testa a Miranda e soprattutto a Murillo. E la squadra di Oddo alla fine del primo tempo colleziona una traversa proprio con la coppia terribile: Caprari si beve letteralmente Murillo e mette Verre davanti ad Handanovic, destro dell'ex Roma che si stampa sulla traversa. È sfida a suon di botta e risposta, una sorta di un colpo io e un colpo tu, alla fine vediamo chi resta in piedi.
Si va avanti così anche nella ripresa. Icardi ci prova subito a dare il ko, ancora imbeccato da Candreva come col Palermo, ma stavolta la spizzata del capitano è fuori anche se di un soffio. Ma è solo tutto rimandato. Il Pescara ovviamente ribatte. L'Inter ci riprova con Banega che tira tantissimo, a volte senza la cattiveria necessaria, più che ispirare. Ovviamente i nerazzurri hanno fisico e tecnica e alla lunga mettono alle corde gli abruzzesi. Però non piazzano il colpo dando così il tempo a Oddo di fare la mossa giusta: dentro Bahebeck che innescato da Zampano fredda Handanovic. Lo stesso portiere nega il micidiale uno-due a Verre e due volte allo stesso francese.
A quel punto De Boer prova con l'elettrochoc più che la scossa: triplo cambio
contemporaneamente, dentro tre punte. Funziona soprattutto con Icardi. Meno male che c'è il capitano: tiene in piedi la squadra e poi piazza il ko. L'Inter si è sbloccata e aspetta la Juve per dare una prima vera svolta alla sua stagione.
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