Coronavirus

Idea tedesca: chiudere tutte le squadre nel Land poco infettato

In Renania, nel raggio di cento km, diversi stadi e ritiri. Niente pubblico e zero contatti con l'esterno

Idea tedesca: chiudere tutte le squadre nel Land poco infettato

Il campionato va portato a termine. Indipendentemente dai sacrifici che andranno fatti. Parola di Christian Seifert, amministratore delegato della Bundesliga, che può ispirare l'Italia. «Vogliamo chiudere la stagione e farlo entro il 30 giugno. Ci potrebbero anche essere soluzioni diverse da quella classica, ma per ora ci atteniamo al format di sempre», ha spiegato ieri al termine della riunione (fatta via skype) fra i presidenti dei 36 club di prima e seconda divisione.

In Germania si è dunque deciso di sospendere i campionati fino al 30 aprile, ma si sta organizzando una task force medica che sviluppi linee guida su come implementare i centri sportivi ai tempi del Coronavirus, cercando di renderli il più sicuri possibile. Le restanti nove giornate di campionato verranno disputate a porte chiuse, una delle ipotesi è quella di far svolgere tutto il torneo nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Lì, nel raggio di circa 100 chilometri, si trovano gli stadi di Borussia Dortmund, Schalke, Bayer Leverkusen, Colonia, Borussia Moenchengladbach e Dusseldorf. Creando delle campane di vetro nelle quali per i giocatori sarebbe quasi impossibile contrarre il virus. Tutte le squadre trascorrerebbero la giornata fra albergo e centro sportivo, senza la possibilità di tornare a casa o di avere contatti con il mondo esterno fino alla fine del campionato.

Di fatto il modello è stato copiato dai ritiri delle nazionali durante Europei e Mondiali. Un sacrificio non indifferente per i giocatori che verrebbero, per poco più di un mese, strappati alle famiglie e che dovrebbero giocare in stadi vuoti, ma un modo per circoscrivere contatti e spostamenti e abbassare i rischi di contagio. Per il momento è solo un'opzione, l'ultima ratio, ma è un'idea che regge e che accontenterebbe anche i tifosi che, per il 58%, (su 5000) avevano indicato alla Bild il 30 aprile come data ultima nella quale riprendere il campionato. Dati in realtà in contrasto con quelli del sondaggio della YouGov Sports secondo cui il 72% dei tifosi (su circa 2000) auspica la cancellazione degli eventi sportivi.

Il programma tedesco si potrebbe perfino esportare in Italia. La Serie A potrebbe infatti circoscrivere le partite agli stadi presenti in Sicilia e Calabria. Fra Messina, Palermo, Catania, Cosenza, Reggio Calabria e Crotone ci sarebbero impianti nei quali, a porte chiuse, si potrebbero disputare le ultime 12 giornate di campionato.

Sempre che anche in Italia l'idea sia quella di portare a termine la stagione, indipendentemente dai sacrifici che andranno fatti.

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