Il ritorno di Josip Ilicic dopo 3 mesi nella lista dei convocati dell'Atalanta, quello in campionato del Napoli ancora scosso dalla sentenza legata alla gara fantasma con la Juventus. Ritorni diversi in un torneo sul quale si sta riaffacciando pericolosamente l'ombra del Covid, ma ugualmente significativi in una gara che avrà una copertura televisiva in tutti e 5 i continenti. Negli ultimi campionati la partita contro gli azzurri è sempre stata un crocevia fondamentale per la Dea, anzi nell'immaginario collettivo dei tifosi bergamaschi proprio nella sfida al Napoli di Sarri, il 2 ottobre di quattro anni fa, sbocciò l'Atalanta di Gasperini. Che con la vittoria salvò la panchina - Pioli era già pronto, poi andò all'Inter - e avviò il ciclo d'oro degli orobici. E a Napoli nella primavera 2019 arrivarono i tre punti decisivi per la conquista di un posto Champions.
Ecco che con il primato in classifica dopo tre giornate (nessuna viaggia forte in Europa come la macchina da gol di Gasp, 13 reti con 8 marcatori diversi, il Rennes è a 15 ma con sette gare disputate) ritrovare Ilicic nel gruppo è sicuramente un punto di forza in più. «Grazie a tutti per i messaggi di questi mesi. Sono tornato. #forzaDea», ha scritto lo sloveno su Instagram. «Vedremo se giocherà dall'inizio o a gara in corso, non ha avuto un infortunio che prevede un tempo di recupero e non ha dimenticato come si gioca», così Gasperini. Che elogia il Napoli di Gattuso: «Temo la loro forza e qualità, sono molti forti in attacco. Una squadra che si candida per vincere il campionato».
Un campionato che per gli azzurri ha già subìto un primo scossone con il 3-0 a tavolino assegnato alla Juve nella gara non disputata il 4 ottobre e in più un punto di penalizzazione. Gattuso riparte senza Insigne, ancora ai box per l'infortunio, Zielinski ed Elmas in isolamento per la positività al Covid.
Mentre il club lavora al ricorso da presentare alla Corte d'Appello federale (udienza a fine mese), il tecnico accoglie il nuovo arrivato Bakayoko - subito titolare - e riproporrà il 4-2-3-1 con Osimhen terminale d'attacco, spostando a sinistra Lozano nel terzetto alle spalle dell'attaccante.
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