Inter, che storie di Natale. In vetta con Esposito e Lukaku

Doppietta del belga che regala al baby attaccante il rigore per il primo gol in Serie A. «Non ho dormito», dice commosso

Inter, che storie di Natale. In vetta con Esposito e Lukaku

Il Babbo Natale dell'Inter è Romelu Lukaku, che segna 2 gol, serve un assist a Gagliardini e regala a Sebastiano Esposito il rigore del primo gol in Serie A: San Siro approva con un applauso enorme, il giovane attaccante trasforma e piange lacrime di felicità. È allora che festa sia, con l'Inter di nuovo cocapolista, al fianco della Juventus. Tutto troppo facile: da una parte una squadra che doveva vincere e ha stravinto, dall'altra un gruppo di giocatori (neppure tanto volenterosi) che guidati da un allenatore alla prima esperienza sta precipitando in Serie B senza nemmeno accorgersene. Inter-Genoa finisce 4-0 ma i gol potevano anche essere 5, 6 o forse 7, con più precisione e voglia di infierire su un avversario imbelle. Conte esulta: anche quest'anno passa il Natale da capolista. «Piedi per terra, il cammino è lungo e difficile, ma anche stimolante per tutti».

Serve mezz'ora (di noia) all'Inter per prendere le misure di un avversario che non corre, non picchia, non tira, sì che gli unici spunti arrivano dagli insulti della curva Nord ai giornalisti (grazie Conte), finché scollinato il primo terzo di partita c'è il minuto (31') che apre e chiude la partita. La doppia fiammata è (quasi) tutta di Lukaku. Prima la testata nel cuore dell'area, da solo, da fermo, senza nemmeno bisogno di saltare, per battere a fil di palo un poco reattivo Radu, poi l'assist da centroboa a Gagliardini, con Radu che se possibile fa persino peggio, opponendo la mano morta al destro del centrocampista nerazzurro.

Non era evidentemente il Genoa l'avversario per misurare ambizioni e forza dell'Inter. Senza attacco e attaccanti (Pinamonti, un futuro già dietro le spalle), con un gioco da una settimana all'altra ha perso anche le velleità iniziali, senza la rabbia tipica di chi deve salvarsi: Preziosi sta precipitando in Serie B e la sorte di Thiago Motta è segnata. Diego Lopez prenderà il suo posto, ma avrà vita durissima, soprattutto se il Genoa a gennaio non comprerà un centravanti.

Però l'Inter fa benissimo tutto ciò che doveva fare: vincere le partite facili è un merito. Lukaku, per la prima volta senza il gemello Martinez, fa tutto da solo e basta per due: il suo secondo gol, quarto dell'Inter, entrerà nelle gallery della stagione e della carriera, bellissimo. La difesa non soffre mai, il centrocampo è padrone assoluto della sfida.

Nel finale, Conte ci tiene a far sapere che anche Sensi è guarito e ormai pronto al rientro a tempo pieno per gennaio. Un acquisto in più, oltre a quelli che arriveranno dalla finestra di mercato: la corsa continua, Vidal è più vicino, la Juventus è avvisata.

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