Inter e Roma unite dalla crisi e De Rossi

I nerazzurri vogliono capitan Futuro. E continua il corteggiamento a Conte

Inter e Roma unite dalla crisi e De Rossi

Due squadre ambiziose che rischiano il flop. Dall'Inter che voleva rientrare in Europa dalla porta principale e invece potrebbe ancora restarne fuori, alla Roma che da principale sfidante della Juve per il titolo rischia di finire sul terzo gradino del podio.

Dopo un anno, Stefano Pioli torna a vivere un momento difficile. Nell'aprile 2016, perso il derby capitolino contro la Roma di Spalletti per 4-1, fu esonerato da Lotito cancellando l'annata precedente nella quale aveva condotto la Lazio al preliminare di Champions. Oggi siede ancora sulla panchina interista, ma il divorzio è solo rinviato a fine stagione. Lo stesso Spalletti e Simeone sono in corsa per la panchina, ma il primo obiettivo resta Conte e ad Appiano c'è ottimismo sul matrimonio con l'attuale tecnico del Chelsea.

Guardando al campionato che sta per chiudere i battenti, il sesto posto, ancora alla portata dei nerazzurri, non sembra stuzzicare il gruppo. È proprio la mancanza di stimoli il grande problema dell'ultimo periodo: squadra deconcentrata, a tratti superficiale. Come dimostra l'errore di Nagatomo, che ha portato al gol decisivo di Callejon nella sfida con il Napoli e ha fatto piovere sul giapponese una marea di critiche. «In Italia se fai bene sei adorato come un Dio, se sbagli vieni criticato come un criminale», la risposta del giocatore sul profilo Twitter. Che arrivi l'Europa o meno, la società sta già lavorando sul futuro. Oriali tornerà in nerazzurro da dirigente, per la squadra si cerca un giocatore per ruolo con profili che paiono definiti: due tra i romanisti Manolas, Rüdiger e De Rossi (offerto un biennale, il giocatore aspetta l'eventuale rilancio di Trigoria) e l'esterno d'attacco Berardi - l'accordo con il calciatore e il Sassuolo è quasi definito -. Brozovic, Eder e Perisic sarebbero in uscita (l'ultimo però solo per una cifra vicina ai 50 milioni).

Passando alla Roma, uscita con le ossa rotte dal derby di domenica, a fine stagione l'attuale rosa potrebbe essere rivoluzionata. Specie se non arriverà il secondo posto e il posto diretto in Champions. Un'altra svolta, l'ennesima dell'era americana. Via Spalletti, ormai inviso anche ai tifosi, si cerca il sostituto e i nomi più gettonati sono quelli di Emery, Mancini e Pochettino.

La dirigenza giallorossa, con in testa il nuovo ds Monchi (oggi la presentazione ufficiale a Trigoria), taglierà gli stipendi del 20 per cento, ha individuato in giocatori come Alisson, Fazio, Florenzi, Strootman ed eventualmente De Rossi la base da cui ripartire, mentre la permanenza degli altri - tra cui Dzeko e Nainggolan, sacrificati in caso di offerte importanti - potrebbe essere messa in discussione. Il Milan vuole strappare alla Roma, che ha l'accordo con il giocatore, il talento dell'Atalanta Kessiè. Sarebbe una beffa...

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