Antonio Conte sta facendo cose egregie all'Inter, fino a questo momento, e sia lui che i tifosi nerazzurri si augurano che la squadra vada avanti così fino a fine stagione riuscendo magari a spodestare dal trono la Juventus vincendo lo scudetto. La serenità del tecnico nerazzurro, però, è stata turbata dalla lettera di minacce con all'interno una cartuccia calibro 8 di quelle normalmente utilizzate per la caccia.
La moglie del tecnico salentino ha negato come la lettera sia arrivata a casa ed ha attaccato: "Per la cronaca: la storia del proiettile è una bufala! E comunque in Italia siamo messi proprio male come comunicazione...per la serie: mi alzo, invento e scrivo! Senza pensare mai alle conseguenze". L'Inter aveva invece precisato: "In relazione alle notizie pubblicate oggi, (16 novembre; ndr) FC Internazionale Milano precisa che Antonio Conte non ha ricevuto personalmente alcuna lettera minatoria e, di conseguenza, non si è recato in prima persona a sporgere denuncia. È stato il club a ricevere una lettera e, come da prassi in questo genere di situazioni, ha provveduto a rivolgersi alle autorità competenti".
Secondo quanto riporta La Stampa, Conte è stato ascoltato nella giornata di ieri dal Nucleo investigativo di Milano, per volere di Albeto Nobili capo dell'antiterrorismo milanese che ha aperto un fascicolo contro ignoti per minacce aggravate e detenzione di munizioni. Si vuole ovviamente far luce da chi provengano tali minacce se sia opera di un mitomane, di un tifoso nerazzurro non contento del passato bianconero di Conte oppure di un tifoso proprio di un'altra squadra.
Analizzando la calligrafia e il contenuto si evince come sia stato scritto in stampatello, con una penna nera, in cui l’autore stesso dice che non vale la pena analizzare il foglio alla ricerca di impronte digitali. L'italiano usato è forbito e corretto ed usa degli avvertimenti sempre rivolti al plurale: "Sappiamo dove vivi... Sappiamo chi è tua figlia". Con tanto di nomi e cognomi dei famigliari di Conte.
Secondo quanto riporta la Repubblica le minacce non erano rivolte solo a Conte e alla sua famiglia ma anche all'ex preparatore atletico della Juventus Antonio Pintus, voluto fortemente dal tecnico salentino.
Inoltre, la lettera porta il timbro postale di Firenze ma questo non vuole dire che l'autore materiale di tale gesto provenga proprio dal capoluogo toscano o da città limitrofe. Più facile che sia una sorta di depistaggio per non far capire la reale provenienza: Conte ha comunque deciso di sporgere denuncia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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