"Io ho troppo genio, il circus non mi merita"

Briatore contro gli ingegneri: "Da quando se ne occupano loro..."

"Io ho troppo genio, il circus non mi merita"

nostro inviato a Monza

Entrare ed uscire dal paddock a braccetto di Bernie Ecclestone. Sono pochissimi a poterselo permettere. Uno è sicuramente Flavio Briatore. A Monza la coppia arriva di prima mattina e se ne va a metà pomeriggio. Ieri l'ex boss della Renault era stato invitato proprio dall'amico Ecclestone per una riunione con i team incentrata sul rilancio dello show in F1. Ma Briatore non vi ha mai preso parte: «Sono troppo genio per fare il consulente, non mi meritano», lo dice in mezzo al paddock mentre in pista vanno in scena le libere. Non deve alzare la voce, lo senti anche se non sei a contatto. Impossibile nella sua vecchia F1. Ora dal vivo “sente” i motori ammutoliti: «Il rumore è spettacolo, ma da quando l'hanno presa in mano gli ingegneri...».

Inconcepibile una F1 senza rumore e soprattutto senza Montezemolo. «Sono balle», la sentenza di Briatore che rivela: «Lo sento molto spesso. È una cosa che per ora è una balla». I numeri parlano per il presidente della Rossa: «La Ferrari negli ultimi anni ha vinto più di tutti sotto la gestione straordinaria di Luca». E sulla stagione deludente della scuderia di Maranello, cerca colpe altrove: «Lui ha messo a disposizione tutti i fondi immaginabili, se poi il team non va bene è un altro problema». Anche perché il brand con Montezemolo ha toccato picchi incredibili: «L'immagine della Ferrari non è mai stata così alta, anche per le auto da strada». Pure Lauda è d'accordo e non prende in considerazione l'addio di Montezemolo: «Sarebbe un peccato, sono convinto che non vuole andare a lavorare per l'Alitalia». E anche l'altro tormentone che si agita tra gli alberi del Parco, riguarda da vicino Briatore: Alonso resterà? «È alla Ferrari da 5 anni e da 5 anni si parla del suo futuro...». Ma sono rumors alimentati anche dall'assenza di risultati in un'annata vissuta sul duello Hamilton-Rosberg, che piace al manager: «Non c'è niente di male se lottano, sono gli unici che ravvivano la F1».

Intanto i due rivali per il titolo si dividono le libere di Monza: al mattino domina Hamilton, al pomeriggio Rosberg con l'inglese a lungo in garage per un

problema elettronico e il motore che non «voleva saperne di accendersi». Le Ferrari subito dietro, ma è il passo gara di Bottas con la Williams a impressionare. Comunque oggi il Parco scoprirà le carte: in pista e fuori.

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