Julio Cesar, no all'ultimo tuffo E Maicon aspetta sempre Mou

Julio Cesar, no all'ultimo tuffo E Maicon aspetta sempre Mou

C'è quel tuffo sulla destra a mettere in angolo il sinistro aggraziato di Lionel Messi al Nou Camp attorno alla mezz'ora. Un manifesto del calcio. I centomila si erano già alzati dal seggiolino, era la notte della Remuntada, diventò il primo atto del Triplete. Le celebrazioni non sono esattamente il giorno più bello di una carriera e sette stagioni irripetibili adesso sembra non si potranno mai dimenticare, ma Julio Cesar se ne va, lascia la porta dell'Inter, e quel colpo di reni respinge perfino l'avvilente tentazione di una retorica di circostanza: «Mi è spiaciuto non aver potuto svolgere il ritiro con i miei compagni, è stata una cosa strana per tutti quando mi hanno chiesto di ridurre l'ingaggio. Nessun giocatore al mio posto avrebbe accettato. Poi è arrivata questa proposta dal Qpr e ho pensato che sarà una bella avventura, vivrò a Londra e imparerò l'inglese». Sono già stati depositati negli uffici della Lega i documenti della risoluzione consensuale del suo contratto. C'è sempre una questione di soldi dietro a ogni storia, lui era convinto di restare, adesso è libero, Massimo Moratti gli ha riconosciuto una buona uscita di tre milioni, Julio Cesar ha chiesto di poter salutare i tifosi sabato sera al Meazza prima di Inter-Roma. Il presidente subito non è parso così entusiasta e in serata un messaggio di Susana Werner ha gelato tutti: «Niente ragazzi, Julio non potrà salutarvi domenica allo stadio...Mi dispiace tanto! Non chiedetemi il perché. Baci e a presto». Sarebbe stata una di quelle cose che piacciono tanto a chi si ciba del grande romanzo del calcio, fra i pali ne sono passati tanti, ma adesso sembra proprio che Julio stia davanti a tutti. E non chiediamoci il perché.
Tutto lascia credere che anche Douglas Maicon sia in uscita. «É una situazione delicata. Se resta siamo felici - ha detto Andrea Stramaccioni-. Ma se dovesse andarsene gli facciamo tutti gli auguri. Se sta bene è il terzino destro più forte del mondo, è unico, le caratteristiche di Maicon le ha solo Maicon». L'annuncio ufficiale della sua cessione per l'ennesima volta sembrava pura formalità, poi improvvisamente col City si è fermato tutto, Roberto Mancini lo vuole, lo sceicco non è così determinato, Maicon non è entusiasta di trasferirsi in Premier. Aspetta sempre Mourinho che lo chiama quasi quotidianamente e gli chiede di avere pazienza, ma Florentino Perez non è convinto dell'operazione, 7 milioni per il cartellino, 4,5 l'ingaggio, e ora il tempo stringe. Il colpo definitivo arriverebbe se le indiscrezioni di Marca dovessero concretizzarsi: sarebbe Mathieu Debuchy il terzino destro scelto dai blancos, trattativa ben avviata con il Lilla. Nel dubbio Stramaccioni lo ha convocato per questa sera, ritorno del terzo preliminare di Europa League contro il Vaslui, andata stravinta due a zero.

Andrea Stramaccioni ha detto che questa volta l'avversario verrà preso sul serio per evitare svarioni come con l'Hajduk, anche se c'è emergenza a centrocampo, Guarin uscito malconcio da Pescara, Gargano non è in lista, Nagatomo con la febbre. Il City ieri per Maicon ha proposto uno scambio con Nigel De Jong. Offerti Rocchi, Floccari e Borriello, ma non è davanti che l'Inter ha dei vuoti.

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