Calcio

Juve, crisi nata sul futuro. Le mosse di Giuntoli e il "problema" Allegri

Il club pensa a Thiago Motta e aspetta il "tempo debito". Catenaccio Max: "Ogni anno il dilemma sono io, ma..."

Juve, crisi nata sul futuro. Le mosse di Giuntoli e il "problema" Allegri

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Tutto sta a capire quale e quando sia «il tempo debito». Espressione utilizzata nei giorni scorsi sia da Giuntoli che da Allegri riferendosi al contratto che attualmente lega la Juventus al tecnico livornese e che andrà a scadenza nel giugno 2025: non essendo abitudine della Signora cominciare una stagione con un allenatore in scadenza, le alternative sono due e non tante di più. Quindi: o le parti decideranno di comune accordo di prolungare lo stesso per almeno una stagione, oppure si dovrà arrivare a una soluzione diversa che preveda la sostituzione di Allegri. Il quale da parte sua ha già detto e ribadito di volere rimanere alla guida della squadra anche l'anno prossimo, ritenendo di avere svolto il compito che gli era stato assegnato ovvero il ritorno in Champions - che rimane al momento dietro l'angolo, nonostante gli appena cinque punti conquistati nelle ultime sei partite durante le quali sono stati anche subiti nove gol - e il ringiovanimento della rosa. Non che Giuntoli abbia detto esplicitamente il contrario, però insomma: quel «ne parleremo a tempo debito» suona strano, se davvero la società fosse pienamente soddisfatta di quanto visto finora. In mezzo, come se ce ne fosse bisogno, l'intervista di Giovanni Branchini (manager molto vicino ad Allegri) a Radio Deejay nel corso della quale si è palesata una certa insofferenza rispetto alla situazione attuale: «Mandarlo via? Questo è sempre possibile, vedremo quali saranno le idee della Juve, con questa proprietà può succedere di tutto. Lui ha un contratto e dimostrato il suo legame con il club. Di solito si cambia un allenatore quando non si è soddisfatti: voglio vedere come potrebbero non esserlo».

Non resta che attendere, ecco. Prendendo atto della stranezza della situazione, della serenità ostentata da Max che non risulta volere nemmeno prendere in considerazione l'idea di fare un passo indietro e dei contatti che la Juventus ha comunque attivato con Thiago Motta. Certo, nel frattempo va tenuta dritta la barra per non finire la stagione nel peggiore dei modi, provando ad arrivare secondi e a vincere la Coppa Italia. Di scontato non c'è mai nulla, tanto meno nel calcio e dovendo ancora affrontare, tra le altre avversarie, Atalanta, Lazio, Fiorentina, Toro, Milan e Roma: «Il mio solo obiettivo è riportare la squadra in Champions ha ribadito ieri Max a RadioRai -, arrivando possibilmente secondi» ma al Maradona aveva anche detto: «Ogni anno c'è il dilemma Allegri in questo periodo della stagione, ma il problema Allegri non esiste...». A quel punto arriverà il tempo debito e ognuno scoprirà le proprie carte: la mossa decisiva, qualunque essa sia, sarà però della società.

Perché Allegri ha tutte le intenzioni di rispettare (o di farsi pagare) l'accordo in essere.

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