C'era bisogno di veleno per ritrovare la miglior Juve. Senza sprecarsi in troppe valutazioni tecniche, il segreto potrebbe essere semplice. E Juve-Napoli è stato veleno: prima, dopo, durante. Conte è stato fantastico nell'aver compreso il problema ed ha lanciato il segnale andando a far gazzarra con Benitez. Il poveretto, cioè Benitez, nella sua conferenza della vigilia, aveva detto che Conte è intelligente e che la favorita dello scudetto rimane la Juve. E quell'altro si è imbestialito. Forse perché il tecnico spagnolo aveva detto bugie? Ovvero Conte non è intelligente e la Juve non è favorita per lo scudetto? Conte(nto) lui...Ma da quella gazzarra è partito il successo bianconero che poi si è manifestato sul campo, corredato da un gol in fuorigioco e dalla solita litania tifosa in curva che stavolta ha portato alla squalifica differenziata: un turno per la curva nord, due partite per la curva sud. Al ridicolo non c'è freno. E non c'è giudice che se lo senta addosso.
Ecco, non ci siamo fatti mancare nulla: Juve-Napoli è stata la prima partita al veleno corrosivo di questa stagione. Così corrosivo che il Napoli e Benitez sono caduti nel solito vizietto: hanno perso nei grandi appuntamenti. È già successo contro Roma, Arsenal e Juve. E allo Juventus stadium, in questi tre anni, il Napoli non ha ancora segnato e neppur preso punti. Mentre la Signora ha recuperato da mormorii e brusii provocati dalle facce sbattute contro Fiorentina e Real Madrid. Dopo la duplice sconfitta sono arrivati 12 gol (2 in Champions), due al passivo (in Champions), 4 vittorie e il pari, appunto 2-2, con il Real. La Juve del dolce e miele forse è sparita. Negli anni scorsi Conte e Agnelli hanno spinto il veleno e le tensioni a livelli così esasperati (Inter e soci) da far temere il peggio non in campo, ma fuori degli stadi. Quest'anno avevano cercato un certo aplomb da conquistatori, ma l'ideale civile stava rischiando di far naufragare la stagione ideale. Poi, certo, si sono messi i tifosi della curva ultra a dar man forte, ma sul campo la Juve ha ritrovato cattiveria e determinazione e agli altri ha lasciato solo i lamenti. Conte ci ha messo l'ironia facile di chi vince e vuole stravincere: da giocatore era molto più sportivo e decente. L'altra sera ha pensato di strafare arrivando con indecente ritardo a parlare con i giornalisti, eppoi ha rifilato lo schiaffetto agli avversari: «Per vedere il fuorigioco sul gol di Llorente serviva la lente di ingrandimento». Dimenticando i favori già ricevuti dagli arbitri in questa stagione.
Certo, poi sul campo la Juve è stata infernale, cattiva, prepotente, molto più apprezzabile del suo pubblico che ha prodotto l'unica sconfitta della serata. E il giudice sportivo ha chiuso le curve, con il distinguo di cui sopra così spiegabile: alla curva sud due giornate perché è stata revocata la sospensione della sanzione deliberata per Juve-Genoa (congelata per un anno a patto che non venisse reiterata durante il periodo). Resterà chiusa nelle partite contro Udinese e Sassuolo. Il giudice Tosel riporta i contenuti dei cori. I più gettonati? «Lavali, lavali, lavali col fuoco, o Vesuvio lavali col fuoco», «Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani...». E aggiunge: «Tale condotta integra inequivocabilmente, senza la necessità di ulteriori approfondimenti, gli estremi del comportamento discriminatorio per origine territoriale». Cioè sentiti bene e senza equivoco. In più 50 mila euro di multa a entrambe le società, perché in tribuna nessuno si è tirato indietro per far danni.
Veleno e veleni che hanno fatto del male solo al Napoli. Llorente, anzi, ne ha ricavato una nuova convocazione in nazionale. Vidal ha avuto problemi fisici ma riprenderà presto. Higuain, che ha perso la sfida personale con Tevez, si è sfogato con un tweet irridente all'arbitro che non ha visto il fuorigioco e gli avrebbe negato un rigore (foto acclusa). Chiusura con un ahahaha! di rabbia e scherno: perché non punirlo come fosse in campo? Ditelo con un tweet, è il passa parola dei giocatori quasi fosse terra di confine dell'immunità.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.