Calcio

Juve, a Nantes una finale per orgoglio e soldi. Con Vlahovic "talismano"

Mai perso quando l'attaccante serbo ha segnato in Europa. Allegri: "Una gara secca". Vincere la coppa vale oltre 15 milioni di euro

Juve, a Nantes una finale per orgoglio e soldi. Con Vlahovic "talismano"

Non siamo ancora al tutto o niente semplicemente perché la partita odierna che la Juventus giocherà contro il Nantes, sul campo francese, non farà altro che promuovere la vincente agli ottavi di finale di Europa League. Di strada da fare per arrivare al tutto ne manca insomma ancora un bel pezzo. Va però da sé che i bianconeri sono arrivati al bivio di una stagione complicata per non dire altro: rimanendo al campo e senza badare alle vicende giudiziarie (a proposito: la Guardia di Finanza ha interrogato Dybala nell'ambito dell'inchiesta Prisma, ovvero la questione stipendi per la quale lo stesso giocatore rischia un mese di squalifica), l'avere terminato in netto anticipo rispetto al solito l'avventura in Champions League va di per sé ritenuto un fallimento. Con risvolti sportivi ma anche economici, aggravati da un bilancio già in rosso. Tradotto: se oggi gli uomini di Allegri non riuscissero ad eliminare i francesi (1-1 allo Stadium), le casse societarie andrebbero ancor più in sofferenza.

Viceversa, arrivare ad alzare la coppa permetterebbe non solo alla squadra di qualificarsi alla prossima Champions sempre al netto di eventuali decisioni restrittive dell'Uefa che seguirebbero l'esito dei processi italiani ma anche alla società di respirare dal punto di vista finanziario. Già incassato infatti mezzo milione di euro grazie ai premi Uefa per la qualificazione agli spareggi, la Signora riceverebbe 1,2 milioni per gli ottavi, 1,8 per i quarti, 2,8 per le semifinali, 4,6 per la finale e 4 per la vittoria: 15 milioni mal contati, più altri tre incassi da aggiungere al 1,7 mln registrato nel match di andata contro il Nantes. Soldi veri che, aggiunti ai circa 53 comunque incassati dalla Champions, permetterebbero di sfiorare gli 80 milioni che hanno rappresentato la media degli introiti arrivati nelle ultime tre stagioni europee.

Sbagliare non si può, insomma. Pur dovendo rinunciare a Chiesa e al solito Pogba, nemmeno convocati nonostante negli ultimi giorni si respirasse un certo ottimismo per quel che riguardava l'azzurro. In compenso Allegri avrà un Di Maria in gran spolvero e un Vlahovic in versione centravanti talismano: quando il serbo ha segnato in Europa, infatti, la Juventus non ha mai perso. È accaduto giovedì scorso proprio contro il Nantes (tuttora tredicesimo in Ligue 1, avendo però conquistato in casa 17 dei 28 punti totali), ma anche in Champions contro Villarreal e Maccabi.

«Visto che negli ultimi tre anni siamo usciti agli ottavi di Champions, dobbiamo passare il primo turno di qualificazione in Europa League così Allegri -. Ci aspetta una finale in una gara secca, visto che i gol in trasferta non valgono più il doppio. Siamo in casa loro e ci giochiamo la qualificazione. Chiesa? Quando stai fermo dieci mesi, gli acciacchi sono sempre dietro l'angolo: senza di lui, ovviamente, niente tridente.

Dovremo disputare una gara giusta sia sotto l'aspetto tecnico che nell'approccio: non dovremo concedere quel che abbiamo concesso all'andata».

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