Juve-Napoli, nazionali che scocciatura Buffon si ferma e parte il gioco dei sospetti

Juve-Napoli, nazionali che scocciatura Buffon si ferma e parte il gioco dei sospetti

C'è Buffon che sta male. Una cosetta, dice lui. «Un affaticamento (adduttore sinistro, ndr) come milioni in ogni sport, si recupera in due-tre giorni dipende dal muscolo». Lo spiega con un sorriso che vorrebbe togliere ogni retropensiero. Ma vai e mettiti nella testa di De Laurentiis e vediamo se basta il sorriso per smorzare tutto. Siamo nella settimana di Juve-Napoli che non sarà partita scudetto, ma è una partita che invita al profumo di scudetto. Prima, però, devono rigiocare le nazionali: gli allenatori tremano, i presidenti fremono. Quello napoletano ha già alzato i toni inseguendo presunti favoritismi concessi agli allenamenti degli juventini. Ma chissà, se i napoletani in azzurro non fossero solo De Sanctis e Maggio....
Piuttosto fanno paura gli infortuni e la Juve non se la passa bene. C'è Giovinco un po' malconcio, Asamoah è già tornato a casa e adesso anche Buffon. E allora il dubbio (tipico italiano) si insinua: farà di tutto per esserci? Potrebbe risparmiare il suo muscoletto ed essere pronto per il Napoli. E così Giovinco. Invece Chiellini è stato risparmiato in Armenia e stavolta suderà fatica. Anche Vucinic che dovrà giocare in Ucraina. Già, ma Buffon...? Prandelli ha smantellato i cattivi pensieri. Solo parole. L'alternativa è De Sanctis, appunto il portiere del Napoli che, certamente, ci metterebbe qualcosa di suo pur di giocare da titolare contro i danesi. Alla faccia della dietrologia. O del bilancino della fatica: un po' a te, un po' a me. Il portierone bianconero ha fatto sapere a suocera. «Noi ragioniamo un metro più in alto». Rispetto a chi? A De Laurentiis fischieranno le orecchie. Ammesso che ci senta bene.
Però Juve-Napoli è cominciata proprio sul filo del dubbio, della sfida doppia: al destino e al pallone. Magari al mal pensare. Anche se le nuove date Fifa avvantaggiano le società: oggi più di ieri, quando i giocatori tornavano in gran parte al giovedì e qualcuno al sabato. Stavolta il massimo ritardo toccherà a Cavani, Campagnaro e Fernadez: rientreranno giovedì a Castelvolturno. Qualcuno ha già fatto sorridere i rispettivi allenatori: Pandev è tornato in anticipo sul previsto, dovendo saltare per squalifica la partita con la Serbia. Vidal lo ha imitato, dopo essere stato espulso contro l'Ecuador per una gomitata. Figuraccia sportiva ed anche sul campo, dove il Cile ha rimediato la sconfitta per 3-1. Isla ha giocato 90 minuti ma il suo è un problema opposto: deve spremersi per tornare al meglio della forma.
Forse la Juve dovrà, invece, ringraziare la Danimarca che ha svelato il mistero Bendtner, tornato in campo ed anche al gol. Domani a Milano gli toccherà nuovamente faticare, ma è così riposato che Conte non se ne preoccuperà. Piuttosto sono gli uomini chiave quelli a cui i tecnici avrebbero voluto evitare qualche fatica di troppo: Cavani e Hamsik da una parte, Marchisio e Pirlo dall'altra. Dunque occhio al minutaggio. Prandelli rischia qualche polemica.

Salvo magari ricordare che il vero pericolo pubblico, per esempio per la Juve, è Pandev, forte di un pedigrèe di 7 gol ai bianconeri, gli ultimi due nella Supercoppa italiana. E da qui si deduce che Buffon potrebbe anche riposare domani, ma che poi basta un Pandev qualunque per smontare tutti i castelli di cattivi pensieri.

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