Juve con la pratica Pescara e la testa già a Siviglia

L'ex Allegri punta su Hernanes e risparmia Marchisio. Tenendo d'occhio la Roma a Bergamo

Domenico Latagliata

Torino Immaginare che il Pescara possa fare uno sgambetto alla Juventus stasera, per di più allo Stadium dove i bianconeri vincono da ventidue partite di fila avendo segnato 52 gol, è operazione alla quale probabilmente non si avvicina nemmeno il più anti-juventino d'Italia. Però il match va giocato, sperando (per lo spettacolo) che gli abruzzesi non si scansino poi troppo: volendo la salvezza, qualche punto anche insperato la squadra di Oddo dovrà pur raccattarlo da qualche parte. Di suo, la Juve non farà sconti: non è sua abitudine né mai lo sarà. Così come è impossibile aspettarsi un Allegri più generoso del solito, sulla scorta di un passato che lo ha visto indossare la maglia biancoazzurra festeggiando la promozione in serie A e pure il primo gol nella massima serie.

«Abbiamo tre obiettivi da raggiungere - così il tecnico bianconero -. Ovvero la qualificazione agli ottavi di Champions, la Supercoppa italiana e il mantenimento del primo posto in classifica alla sosta natalizia, quando avremo una partita in meno della Roma dal momento che Crotone-Juve si giocherà soltanto nel 2017». Tracciata la road map, non resta che seguirla senza commettere passi falsi. A cominciare da stasera, senza pensare troppo alla sfida di martedì sul campo del Siviglia per «una partita che sarà più decisiva per loro che per noi». Bisognerà però arrivarci con il sorriso e basta, dando poi un'occhiata a quello che combinerà la Roma a Bergamo contro un'Atalanta in gran forma: «Da qui a fine anno giocheremo le stesse partite dei giallorossi, quindi Pescara, Atalanta, il derby per entrambi e lo scontro diretto». Fissato per sabato 17 dicembre, match che potrà dare un volto più definito alla classifica ma che soprattutto potrebbe pesare sia da una parte che dall'altra dal punto di vista psicologico.

Si vedrà. Intanto, la medicina pescarese potrebbe restituire il sorriso a Higuain, fischiato in patria e coccolato sotto la Mole: stasera l'argentino farà coppia con Mandzukic, croato che invece in nazionale non stecca mai e che ha sempre visto la Juve vincere nelle quindici occasioni in cui ha buttato la palla dentro. Sarà probabilmente un 3-5-2 mascherato, quello bianconero, con il sedicenne Kean pronto all'esordio arrivando dalla panchina («è tornato ai suoi livelli, dopo un periodo di down») e Rugani che sarà invece titolare per la terza volta in stagione avendo all'attivo solo 120'.

Senza Dani Alves (in permesso) e i soliti Dybala, Pjaca, Barzagli e Benatia con Chiellini non al top, Allegri dovrebbe arretrare Evra e affidarsi in mezzo a Hernanes, risparmiando Marchisio per il Siviglia. Che, con tutto il rispetto per il Pescara, desta qualche preoccupazione in più.

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