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La Juve senza Champions spaventa la Lazio. E c'è il rischio pazza Inter

Inzaghi senza il vantaggio di non avere coppe. L'affaire Lautaro distrae i nerazzurri. Dea ok

La Juve senza Champions spaventa la Lazio. E c'è il rischio pazza Inter

Il conto alla rovescia è cominciato. E, per come si erano messe le cose, pare già davvero incredibile che si possa tornare a giocare. In quali condizioni, chissà: mai i calciatori erano rimasti fermi così a lungo, mai si è ripresa una stagione senza prima il dovuto rodaggio fatto di amichevoli e pit-stop vari. Le incognite sono quindi infinite, i punti interrogativi altrettanto. E non ci sarebbe nemmeno da stupirsi se alcuni dei valori emersi fino allo stop venissero sbugiardati alla ripresa.

Prendiamo la Lazio, per esempio: prima della pausa viaggiava alla grande e anzi, sulla scia di un Luis Alberto imprendibile e di un Immobile straripante, secondo tanti era addirittura la favorita nella corsa al tricolore. Per di più, gli uomini di Inzaghi avevano dalla loro il fatto di potersi gestire al meglio non essendo più impegnati in Europa: quel vantaggio adesso è svanito nel nulla e il dovere giocare ogni tre giorni potrebbe penalizzarli, non essendo la rosa biancoceleste all'altezza di quella della Juventus. Magari Lotito non la penserà nella stessa maniera, gli acciacchi di Correa, Strakosha e Lulic passeranno in un amen e la sua squadra continuerà a meravigliare, ma tant'è. Ecco, la Juve: capolista anche se di una sola lunghezza e forte della vittoria contro l'Inter prima del lockdown, dovrà capire se il virus battuto a fatica avrà lasciato strascichi su Dybala. Se la Joya faticherà a riproporre le sue magie, qualche problemino potrebbe nascere pure in virtù dell'umore e delle condizioni di Higuain, tornato sotto la Mole con un mezzo broncio e magari con la testa già al futuro. Sarri (in campo alle 21.45 per 7 gare su 9) riavrà comunque Chiellini tirato a lucido e strada facendo potrebbe anche riabbracciare Demiral per dare ancora più solidità alla difesa: quanto a Ronaldo, non è lecito dubitare della sua condizione né della sua voglia.

In casa Inter, leggenda vuole che Conte abbia già torchiato i suoi (gli altri no?): grossi patemi non si registrano, ma bisognerà valutare quale sarà stato l'impatto del ko contro la Juve e la probabile uscita dalla lotta scudetto. Più, meglio non dimenticarlo, l'affaire Lautaro Martinez: se il Toro avrà ancora la testa giusta per dare una mano a Lukaku e ai suoi compagni, tutto potrebbe essere ancora aperto. Se invece le sirene del Barcellona lo avranno eccessivamente distratto, Conte potrebbe risentirne a meno che non torni a galla il talento di Sanchez, frenato finora dagli infortuni.

Il nerazzurro dell'Atalanta continuerà anch'esso a suscitare curiosità e ammirazione: Gasperini non lamenta grandi problemi e, semmai, andrà valutata la capacità dei suoi di continuare a correre come matti pur nei giorni del grande caldo.

Fin qui, le prime quattro. Dietro di loro, la Roma non ha ancora abbandonato l'idea di lottare per un posto al sole e, con il passare delle settimane, valuterà la possibilità di ributtare nella mischia Zaniolo, mentre Pau Lopez e Perotti dovrebbero essere pronti per la ripresa. Nel Napoli non ce la farà invece Manolas, out fino a fine mese.

Tornerà ancora più tardi Ibrahimovic, la qual cosa complicherà non poco i sogni del Milan dove si ferma, di nuovo, anche il difensore Duarte.

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