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Klopp s'infuria per le critiche. Allo United...

Ex giocatore offende gli arcinemici. Il tecnico del Liverpool: "Senza rispetto"

Klopp s'infuria per le critiche. Allo United...

Povero Manchester United. Zero punti in due partite, un gol segnato e sei subiti, quattro dei quali in un disastroso primo tempo, sabato scorso, a Londra contro il Brentford. L'allenatore Erik ten Hag sta faticando a far cambiare rotta ad una squadra con molte lacune difficili da risolvere a breve: basti pensare che ha fatto partire Christian Eriksen come falso nove nella prima gara e come mediano davanti alla difesa nella seconda. Uno United così malmesso muove a compassione persino il tecnico della rivale più acerrima, il Liverpool, che oltretutto sarà suo avversario lunedì sera: ed ecco allora quanto accaduto sabato, con un Jürgen Klopp che, guardato in tv il primo tempo di Brentford-Manchester United, si poi è messo al volante per andare a casa, e mentre guidava ha ascoltato su TalkSport, la celebre emittente radiofonica, le parole di forte critica di Gabriel «Gabby» Agbonlahor, 35 anni, l'attaccante ex Aston Villa. «Roba da dilettanti. Altro che United, vanno ognuno per conto proprio. Non si aiutano a vicenda, sembra che si conoscano a malapena. Ora come ora, sono un club imbarazzante con una maglia imbarazzante».

Nulla che altri non abbiano detto o pensato, ma Klopp non ha gradito ed era lì lì per telefonare in diretta e rimproverare Agbonlahor: «Dalle sue parole sembra che si fosse dimenticato di essere stato anche lui un giocatore, e se uno che lo è stato reagisce così, figuriamoci gli altri. Prima di tutto, criticare così lo United vuol dire dimenticare quanto sia forte il Brentford. Poi, contro di noi il Villa e Agbonlahor persero 6-0 al mio primo anno qui in Inghilterra, e non mi ricordo che lui fosse un mostro di carattere». Traduzione di mentality monster, espressione tra le preferite di Klopp, che la usa per identificare chi oltre alle doti atletiche possiede una carica agonistica fuori dal comune, dote che in generale non apparteneva ad Agbonlahor, che comunque le sue 341 presenze e 76 gol con il Villa, anche in seconda divisione, se l'è fatte. Ma non doveva sparare sulla Croce Rossa, quale sembra ora lo United, nonostante l'arrivo, annunciato proprio ieri, di Casemiro dal Real Madrid per 60 milioni di sterline.

Lui sì che è un mentality monster, e magari Gabby la prossima volta non dirà certe cose.

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