«Se siamo al top diventa difficile batterci». Ma dai. Joachim Loew non usa mezzi termini, va subito all'osso con parole forti. Alla vigilia dell'esordio contro il Portogallo, la Germania non riesce proprio a non essere banale, con tutto il rispetto verso chi oggi disputerà la sua centesima partita a una fase finale del mondiale. Meglio del Brasile e dell'Italia che hanno più titoli. A Berlino e in tutto il bacino della Ruhr oggi si stanno chiedendo una sola cosa: e quindi, siamo al top? Il ct tedesco resta serio, intanto fa trotterellare i panzer sulla battigia dell'Atlantico e studia: «Non vi dirò mai chi gioca, lo saprete all'ultimo momento anche perché ho ancora delle scelte da prendere». La voce che gira è che Miro Klose stia fuori, ed essendo l'unica punta che Loew si è portato in Brasile, significa che il Portogallo avrà davanti una Nationalmannschaft assolutamente imprevedibile. Un 4-3-3 oppure un 4-2-4, magari un 4-1-2-3 come gli rinfacciano in patria, il modulo di Pep Guardiola al Bayern che lo accusano di scimmiottare. Comunque sia, vagonate di mezze punte a ruotare davanti alla rete di Rui Patricio. Gli uomini per farlo Loew li ha: Ozil, Podolski, Schurrle, Goetze, Muller, ma Klose in panca ha un solo significato, quello di logorarlo meno possibile nella prima fase e utilizzarlo più avanti, quando il gioco si farà duro.
Un'altra voce che gira è che in realtà Loew non vuole rischiare, parte coperto e poi magari mette dentro il 36enne centravanti della Lazio a un solo gol da Luis Nazario De Lima Ronaldo che guida con 15 reti nelle fasi finali di un Mondiale. Miro è molto più di un centravanti, finora è a 132 presenze in nazionale, davanti c'è solo Lothar Matthaeus con 150, onestamente irraggiungibile. Guida il folto gruppo dei reduci da Sud Africa 2010, Loew ne ha portati nove degli undici che sono usciti in semifinale contro la Spagna: Neuer, Lahm, Mertesacker, Boateng, Khedira, Schweinsteiger, Özil, Podolski e Klose. Più o meno quello che fece Bearzot in Spagna con i reduci dell'Argentina, e portò molto bene. Per il resto gli stanno tutti alla grande, da Neuer e Lahm: «Negli ultimi anni abbiamo dimostrato di essere una squadra di grande qualità - ci ha rivelato Loew -. Siamo cresciuti. Se riusciamo a esprimere il nostro potenziale sarà difficile batterci». E adesso nella Ruhr è cambiato il tormento: riusciremo a esprimere il nostro potenziale?
Loew più che diffondere certezze, sprigiona ansie, ma sta solo giocando, la qualificazione all'ottavo non è neppure quotata dai bookie. Che invece bancano a quattro volte la posta Cristiano Ronaldo primo marcatore della sfida. É una quota alta, CR7 non sta benissimo, continua ad allenarsi da separato ma circondato dalle fans. Non ci sono dati ufficiali ma pare stia vacillando il primato di George Best, l'ultimo exploit è di Andressa Urach, ex fidanzata e attuale sexy star, che ha accolto il Pallone d'Oro coperta solo da un body painting, cioè era nuda ma pitturata. Dai, questi sono particolari di livello, vere notizie di calcio giocato e infatti Cristiano si sente già meglio senza però tranquillizzare completamente il suo ct: «È inutile negare che lui è fondamentale. Persino il Madrid e lo United senza di lui hanno sempre sofferto.
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