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L’INTERVISTA RONALDINHO

Premiato come “man of the match”, una traversa su punizione, un'altra miracolosamente sventata dall'estremo difensore del Club America. Ma soprattutto tante giocate, come non se ne vedevano da tempo. Dopo il “patto del tavolino” Ronaldinho è un uomo nuovo. Davanti a tutti i compagni e al presidente Silvio Berlusconi ha promesso una stagione da Ronaldinho, ha lavorato sodo smaltendo in fretta quei tre chiletti accumulati durante le vacanze estive e - non a caso - è l'unico della rosa rossonera ad aver disputato per intero entrambe le partite della tournee sudamericana.
Ronaldinho si è messo a completa disposizione di Leonardo e il tecnico rossonero lo sta ripagando con la stessa moneta. La condizione migliora di partita in partita e senza dubbio l'intera manovra del diavolo ne sentirà presto i benefici. E il segreto sembra essere uno soltanto.
Durante la partita contro i messicani del Club America si è rivisto il Ronaldinho imprendibile del derby d'andata: qual è la molla che è scattata in lei in questa stagione?
«Penso che la differenza sia giocare. Sono stato tanto tempo senza scendere in campo, invece adesso ho disputato due partite di fila, entrambe per 90 minuti. È questo che mi fa felice, giocare mi fa stare bene e aumenta la voglia in me di fare ancora meglio e di fare bene per tutti i tifosi rossoneri».
Infatti mercoledì sera è stato il migliore in campo…
«Mi sento molto bene, piano piano mi trovo sempre meglio. Il Milan ha sempre una grande voglia di vincere, purtroppo questa volta non è andata così ma va comunque bene perché dopo settimane di lavoro mi sento molto meglio e adesso ho la voglia giusta per cercare di continuare così per tutta la stagione».
Leonardo l'ha schierata sia largo a sinistra nel tridente che dietro le due punte: in quest'ultima posizione ha sicuramente reso di più. Questione di condizione o anche di modulo?
«Io posso giocare a sinistra o al centro, le due posizioni per me non sono un problema, dove Leonardo pensa di mettermi per me va sempre bene».
Eppure dietro le due punte ha reso meglio…
«Penso che si possa benissimo giocare con tre attaccanti, ma se gioco sulla sinistra non riesco a partecipare e a incidere più di tanto nella manovra della squadra; invece se gioco dietro alle due punte è più divertente per me perché sono sempre nel vivo dell'azione».
Si è molto parlato di un possibile arrivo di al Milan di Luis Fabiano: ora la trattativa si è un po' bloccata, ma qualche possibilità resta ancora aperta. Oppure si parla di Trezeguet: chi le piacerebbe servire con i suoi assist?
«Secondo me nel Milan ci sono già grandissimi calciatori come Filippo Inzaghi e Pato e tutti gli altri che si allenano con noi. Se poi dovesse arrivare anche Luis Fabiano, meglio ancora perché secondo me lui è un grandissimo».
Domani ci sarà la partita con il Chelsea.

Che effetto le farà rivedere Carlo Ancelotti e che effetto farà al suo ex allenatore rivederla così in forma?
(ride…) «No… Sono molto contento perché ho passato una bella stagione con lui e riabbracciarlo sarà sicuramente piacevole».
AnBi

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