Nel valzer delle candele consumate non bastano gli esorcismi dei mamutones per togliere il furore ad Alessandro Gentile, 15 punti, difesa, rimbalzi, assist, che straccia le speranze di Sassari anche in gara quattro portando l'Emporio Armani sul 3-1 nella serie e oltre il purgatorio dove si era condannato in queste semifinali perdendo gara due. Per Milano manca solo il colpo di spada definitivo e questo lo potrà dare domani sera al Forum che accompagneranno i santi bevitori verso la finale che, per ironia delle meraviglie di questo sport, la dovrebbe vedere proprio contro Siena a cui ha preso un leone come Moss, un bravo allenatore come Banchi, un capobranco come Hackett, ieri ancora malino, ma non ancora lo scudetto vinto per sette volte consecutive.
Staffetta offensiva degli ulani di Banchi, in una sfida a basso punteggio vinta da Milano 63-56, ma tutto è nato, ancora una volta dal furore difensivo che ha incatenato Sassari, 15% da tre, Drake Diener ingabbiato nelle rotazioni difensive con addosso gli artigli del capitano e del David Moss che ha mandato in corto il Travis da 0 su 7 da 3. Ma dicevamo della staffetta offensiva di Milano che è partita forte con Gentile che poi ha dato il cero a Samardo Samuels, 13 punti, 13 rimbalzi, aspettando che Keith Langford mettesse la sua zampa di velluto sulla sfida, 17 punti, 6 su 11 al tiro.
Per Sassari gambe molli, niente dagli esterni, pochissimo dal primo Caleb Green che si è risvegliato dopo l'umiliante secondo quarto (8-15), che con i suoi 10 punti ha ridato speranze anche per assecondare un Benjamin Eze che almeno si è fatto notare dopo tanto anonimato, 12 punti, 10 rimbalzi.
Stasera all'EUR di Roma, ore 20.30, diretta raisport, sapremo se Siena sarà la prima finalista. Sarebbe l'ottava volta consecutiva, un capolavoro se lo facesse nella stagione del grande freddo, del grande addio.
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