Il messia e la pulce, facce opposte del calciomercato. Zlatan Ibrahimovic e Lionel Messi, ovvero colui che ha movimentato più soldi nella storia dei trasferimenti, cioè lo svedese, e colui che non ha mosso neppure un euro ma che potrebbe battere ogni record.
L'attaccante del Psg infatti finora è stato protagonista di sette transazioni per un totale di 169,1 milioni di euro (secondo la classifica del sito spagnolo futbolfinanza ). Nessuno come lui, non poteva essere altrimenti per uno che, come ha rivelato Verratti, ha un'autostima smisurata. A tal punto da spingersi a dire a un Carlo Ancelotti particolarmente nervoso prima di una partita delicata: «Credi in Gesù Cristo?» «Sì». «Allora credi in me, e rilassati». Uno che si sente il messia del pallone e cambia casacca con innata disinvoltura. L'ultimo cambio ipotizzato durante le feste di Natale ha alimentato le voci di un clamoroso ritorno in Italia con il trasferimento alla Roma. Voce rimbalzata direttamente dalla Svezia e sfumata praticamente sul nascere a lasciare il posto al tormentone sulla pulce.
Quindi dall'autoproclamato «messia» a chi porta nel cognome (meno una vocale) la missione: Messi. Il più pagato al mondo, 20 milioni di ingaggio all'anno, ma che è costato una miseria al Barcellona quando era bambino per portarlo dall'Argentina in Spagna. Le cure per una disfunzione dell'ormone della crescita, la scuola, una casa per la famiglia e un lavoro per papà Jorge, questo il prezzo. Roba da pulce. Appunto. Ma ora potrebbe in un colpo solo sorpassare tutti i centenari della classifica che mette in fila i giocatori che hanno movimentato più denaro.
Infatti se Ibra dice addio alla squadra di turno a ogni famigerato mal di pancia, per Messi la causa potrebbe essere una gastroenterite. Quella che nelle versioni ufficiali gli avrebbe fatto saltare l'allenamento di lunedì scorso. Il giorno dopo la sconfitta con la Real Sociedad, con Luis Enrique che aveva tenuto inizialmente in panchina l'argentino. Che non ha gradito e non si è presentato alla seduta a porte aperte: per tutti il segno della rottura con l'allenatore. Poi le congetture: Messi avrebbe chiesto la testa dell'ex tecnico della Roma, che a sua volta avrebbe preteso dalla società una multa per il giocatore. In contemporanea la pulce via twitter ha iniziato a seguire la pagina ufficiale del Chelsea, mentre sono stati svelati presunti contatti tra Mourinho e il padre di Messi. Ai tabloid inglesi non è sembrato vero. Ecco pronta la storia con i blues pronti a pagare la clausola rescissoria da 250 milioni di euro e garantirne altrettanti per l'ingaggio, ma per il Sun il totale dell'operazione ammonterebbe a seicento milioni. Altro che pulce.
Cifre che di colpo stravolgerebbero qualsiasi classifica, uno smacco anche per il rivale più agguerrito, quel Cristiano Ronaldo che detiene il record di soldi mossi a ogni trasferimento, oltre 55 milioni. Messi(a), Cristiano, e gesù Ibra. Non è questione di fede, ma solo di soldi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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