Qatar 2022

L'ira di Mancini: cosa è successo negli spogliatoi subito dopo il fischio finale

Grande tensione dopo il fischio finale. La scelta chiara del commissario tecnico dopo la fine del match (disastroso)

L'ira di Mancini: cosa è successo negli spogliatoi subito dopo il fischio finale

L'Italia di Roberto Mancini si è persa. Va tutto male a Windsor Park, dove scende in campo una copia sbiadita della squadra ammirata a Euro 2020, rinvigorendo la tradizione di una Belfast nefasta per i nostri colori. Il tutto mentre la Svizzera travolgeva la Bulgaria senza grossi problemi e, minuto dopo minuto, aumentava la pressione sulle spalle degli Azzurri.

Serviva ben altra prestazione per scardinare la solida muraglia di Baraclough. Ma al di là della prova deludente, questo è un fallimento che affonda le sue radici negli ultimi 70 giorni più che negli ultimi 90 minuti. Dal 2 settembre e da quel mediocre pareggio contro la Bulgaria, l'Italia non c'è più. Svuotata di energie ed entusiasmo, condizionata dal calo di rendimento dei suoi uomini cardine, la Nazionale ha saputo battere solo la Lituania. Il doppio pareggio contro la Svizzera e quello fatale contro l'Irlanda del Nord hanno dilapidato una qualificazione che sembrava in cassaforte prima dell'estate e sull'onda lunga del trionfo storico di Wembley.

La ricostruzione

L'agitazione di Mancini era già molto evidente nel corso del match, quando ha cercato di spronare i suoi i tutti i modi ma non ci è riuscito: ad un certo punto è corso anche a prendere un pallone sulla linea laterale per velocizzare la ripresa del gioco ma poi ha gettato la spugna anche lui. Al fischio finale di Kovacs la tensione era altissima e la delusione evidente sulle facce di tutto il clan azzurro. Il Mancio ha salutato il ct avversario ed è andato subito negli spogliatoi, dove ha richiamato tutti i calciatori compresi Bonucci e Berardi, che si stavano preparando per le solite interviste post-partita.

Lì ha voluto parlare con la sua squadra subito, a caldo. Un faccia a faccia chiaro e diretto, senza mezzi termini per analizzare quanto accaduto. Tra i più tristi Jorginho, che non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime perché ha sentito il peso dei rigori sbagliati in tutte e due le sfide con la Svizzera ma i compagni lo avrebbero rincuorato subito. Riguardo alla discussione con la squadra, ai microfoni della Rai, il tecnico jesino subito dopo ha detto: "Ai ragazzi ho detto che oramai non possiamo a fare nulla. Ora ci concentriamo sulla partita a marzo, ci prepareremo bene".

A marzo ci toccherà dunque rivivere l'incubo playoff Mondiali, a distanza di quattro anni dal famigerato incrocio contro la Svezia. Ma al netto di quelle che saranno le prossime avversarie, il primo e unico obiettivo di Mancini sarà ritrovare lo spirito di squadra e quella spensieratezza, che ci ha portati solo pochi mesi fa sul trono d'Europa. Sarà un'attesa lunga ed estenuante ma non bisogna distogliere gli occhi dall'obbiettivo. Perchè non partecipare ai Mondiali per la seconda volta di fila sarebbe un "disastro", neppure da prendere in considerazione.

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