L'Italia ancora a secco s'aggrappa alla Grenot

L'Italia ancora a secco s'aggrappa alla Grenot

L'Italia è ancora a secco di medaglie dopo tre giorni di Europei e le carte da giocare rimaste a Zurigo sono poche. Una la spedizione azzurra se la gioca oggi: Libania Grenot nei 400 si presenta con il secondo tempo di qualificazione e soprattutto il primato stagionale europeo. Sempre oggi impegnati nella finale dell'alto Fassinotti e Tamberi, ma qui per il discorso si fa duro perché i rivali sono da potenziali misure «mondiali». In finale anche un fantastico Diego Marani nei 200: quarto miglior tempo. Straordinaria la semifinale dell'azzurro chiusa al terzo posto con 20.36, terzo crono nella lista italiana di sempre, alle spalle di Pietro Mennea ed Andrew Howe. E quarta prestazione europea nel 2014. Sognare non costa nulla anche per l'astro nascente Federica Del Buono che oggi corre per le medaglie nei 1500.

Ieri si aspettava il colpo di Fabrizio Donato, campione in carica del salto triplo, ma nel giorno del suo compleanno l'atleta di Latina non ha ripetuto l'impresa di Helsinki. Solo settimo con un deludente 16.66 come miglior salto. E nella stessa finale Schembri ha chiuso dodicesimo e ultimo con 16.02. Niente da fare anche per Floriani nei 3mila siepi: tredicesimo. Quindi le cose migliori erano arrivate a inizio giornata, con il sorriso a denti stretti della marciatrice Eleonora Giorgi che non ha nascosto la delusione per il quinto posto nella 20km di marcia: «Ci tenevo a prendere una medaglia, il bronzo non era lontano». Resta la buona gara come quella della tarantina Antonella Palmisano, alla fine settima. Il nuovo che avanza, ma anche la maturità sportiva di Yadisleidy Pedroso in finale nei 400hs donne. Il tutto nel giorno dell'ennesima impresa del vecchio capitano. Il quasi 41enne (li compirà a novembre) Nicola Vizzoni centra la dodicesima finale internazionale del lancio del martello nella sua carriera. L'argento di Sydney 2000 si è qualificato con un lancio da 74.26, undicesima misura.

Da un vecchio all'altro, la storia cambia e molto. Perché Giuseppe Gibilisco praticamente non è mai entrato in gara nel salto con l'asta. Tre nulli nella misura d'ingresso a 5.40 (perché non entrare a 5.30?), e il suo Europeo è finito. L'ex campione del mondo di Parigi 2003 e bronzo olimpico di Atene 2004, chiude così la carriera.

Infatti il 35enne siracusano conferma l'addio mettendosi a disposizione per un ruolo tecnico.

Infine oggi debutta anche la Trost nell'alto femminile dove non sarà di scena Blanka Vlasic. Un'occasione in più per la promettente friulana che non si presenta al meglio.

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