RomaIn una soleggiata mattina di più di tre anni fa (era il 14 febbraio 2012) l'allora premier Monti disse no ai Giochi. «Non possiamo mettere a rischio i soldi degli italiani», così giustificò il mancato appoggio del Governo alla candidatura di Roma per il 2020. Oggi lo scenario è cambiato, così come sono cambiate le regole per l'organizzazione di un'Olimpiade. La nuova agenda varata dal Cio prevede candidature low cost, ecosostenibilità e flessibilità dei progetti, possibile decentralizzazione degli eventi in altre città del Paese. Oltre che l'aumento dei contributi che il Comitato Olimpico Internazionale può destinare alle cttà ospitanti (un miliardo e mezzo di euro, più una cifra simile da ricavare dai diritti tv). Una rivoluzione che agevola l'avventura di Roma 2024 che ha già l'ampio consenso delle autorità nazionali e locali senza contare il lavoro diplomatico dei membri Cio, da Carraro a Pescante.
A dicembre arrivò il sì di Renzi, il primo input per partire con il progetto (con la nomina di Montezemolo a presidente del comitato organizzatore), ieri alla presenza del numero uno del Cio Bach - in visita nella Capitale per la seconda volta negli ultimi dodici mesi, un segnale importante - è arrivato quello del capo dello Stato Mattarella: «Teniamo molto a questa candidatura, la supportiamo con grande forza. Mi sono avvicinato al movimento olimpico nel '60 con i Giochi di Roma. Li seguii da spettatore e restano per me un ricordo splendido».
E Thomas Bach, che nel salone d'Onore del Coni ha ricevuto il premio Giulio Onesti, ha avuto parole di elogio per il progetto della Capitale. Illustratogli nella sede del Comitato di Roma 2024 con un video di 100 secondi: le immagini dei Giochi del 1960 e vedute attuali delle bellezze e di alcuni impianti sportivi della città eterna, con la colonna sonora di Ennio Morricone. «Vedo una grande unità dietro la candidatura di Roma che è molto forte e dimostra la grande influenza dell'Italia nell'organizzazione mondiale dello sport - così Bach -. Il mio consiglio? Mantenete questa unità e fate buon uso della forza dello sport italiano e della vostra storia. Qui avete grande possibilità di scelta, un patrimonio storico che altre città vi invidiano». Con il sindaco Marino che rilancia l'idea di riattivare l'ascensore che porta all'arena del Colosseo e tenere lì le premiazioni.
«Come si vince? Continuando ad essere uniti e facendo un progetto molto diverso» - la ricetta del presidente del Coni Malagò -. Ci sono dei nodi ma da qui al 2017 ce ne saranno tanti e noi li stiamo sciogliendo tutti. Ci giochiamo tutte le frecce al nostro arco. Soprattutto quella che, secondo me, siamo bravini nell'occuparci di sport...». Uno dei nodi potrebbe essere il supporto dell'opinione pubblica italiana: da escludere un referendum, possibile un sondaggio.
Il 15 settembre il primo step con la scelta dei candidati: al momento in campo sono
scese Parigi (l'avversaria più temibile, nel 2024 saranno 100 anni dalla sua ultima Olimpiade...), Amburgo e Boston. Anche se la candidatura americana è a forte rischio e presto potrebbe esserci un clamoroso dietrofront.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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