Delusione Pellegrini: solo quinta nei 200 stile

Delusione nel nuoto. La Pellegrini solo quinta nella finale dei 200 stile libero: non è mai stata in lotta per le posizioni di vertice. Però assicura: "Alle prossime Olimpiadi ci sarò". Eliminati dai 100 stile libero Dotto e Magnini. Filippo se la prende con gli allenatori: "Abbiamo cannato la preparazione olimpica". Male anche il fioretto: Baldini sconfitto, nella finale per il bronzo, dal sudcoreano Choi Byungchul

A Londra nel giorno del nuoto Filippo Magnini e Federci Pellegrini deludono e non conquistano il podio. Non c'è stato alcun riscatto. Dopo la delusione nei 400 stile libero, Federica Pellegrini arriva solo quinta nella finale nei 200 stile libero. "Un’altra Olimpiade? - ha detto l'azzurra a Sky - spero di sì, per fortuna non è il prossimo anno". Poi lancia l'accusa: "Siamo arrivati fuori forma...".

La delusione della Pellegrini

Federica Pellegrini è arrivata quinta nella finale dei 200 stile libero donne di Londra 2012. L’azzurra ha chiuso in 1’56"73 nella gara che la statunitense Allison Schmitt ha dominato in 1’53"61, conquistando la medaglia d’oro con il nuovo record olimpico. La francese Camille Muffat, reduce dal trionfo nei 400 stile libero, si è aggiudicata la medaglia d’argento toccando in 1’55"58. Terzo posto e medaglia di bronzo per l’australiana Bronte Barratt (1’55"81). La Pellegrini, mai in lotta per le posizioni di vertice, negli ultimi 50 metri ha provato a recuperare terreno ma non è riuscita nemmeno ad agganciare la statunitense Missy Franklin (1’55"82), quarta.

Magnini delude, poi attacca

Non è il giorno di Filippo Magnini e Luca dotto, eliminati nei 100 stile libero dopo una gara conclusa rispettivamente a 49'18 e 49'43 a fronte di un tempo minimo di qualificazione di 48'99 per accedere alle semifinali. "Quello di oggi è stato un tempo orribile, specie perché si è andati più piano di un anno fa ai mondiali", ha commentato Luca Dotto, "La colpa? È di tutti, siamo un gruppo, le responsabilità sono nostre e dello staff tecnico. Gli infortuni sono scuse, qualcosa non è andato a livello di lavoro. Ho buttato via un'occasione". Magnini punta invece il dito verso gli allenatori, rei di aver "cannato" la preparazione olimpica: "Da gennaio tutti male, serve una resa dei conti", ha detto il nuotatore, "So di aver dato tutto, ma in gara non rendiamo. È un peccato presentarsi a un’Olimpiade così. Sarà stato un mio errore non aver dato le indicazioni giuste per correggere certi errori. Io non cerco colpevoli, ma adesso serve fermarsi un attimo e parlarne". Immediata la replica dell'allenatore Claudio Rossetto: "Qualcosa non ha funzionato e ci ragioneremo con calma e serenità. Abbiamo cercato di tirare fuori il massimo dai ragazzi ma è chiaro che quando cammini sul filo il piede può cadere dal lato sbagliato. È stato fatto un lavoro di equipe per portare i ragazzi alle Olimpiadi ma qui siamo andati in difficoltà. Abbiamo provato a giocare il tutto per tutto, non abbiamo la potenza degli americani che hanno un ricambio generazionale continuo". E su Magnini: "Filippo ogni tanto parla troppo, magari perchè a caldo".

Niente podio per Andrea Baldini

Niente medaglia di bronzo per Andrea Baldini nel fioretto maschile. Nella finale per il terzo posto, l’azzurro è stato sconfitto dal sudcoreano Choi Byungchul, che si è imposto con il punteggio di 15-14 con la stoccata decisiva messa a segno nel minuto supplementare.

Il velo islamico

Si è sciolto intanto anche il nodo legato alla competizione di Wojdan Shaherkani, judoca saudita alla quale era stato vietato di gareggiare con il velo islamico per questioni di sicurezza. L'atleta scenderà sul tatami con uno hijab disegnato appositamente per lei. Il problema sicurezza resta alto.

Mentre la mentro per il parco olimpico viene bloccata per odore di fumo - ma i vigili del fuoco smentiscono la possibilità di un incendio - la polizia britannica ha arrestato un 17enne per aver inviato minacce via Twitter al tuffatore britannico Tom Daley: "Spero tu sappia di aver deluso tuo padre", ha scritto il ragazzo riferendosi alla morte del padre di Daley, che perse la vita l’anno scorso a causa di un tumore al cervello.

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