di Tony Damascelli
B alotelli da Lotito: dov'è l'errore? Nessun refuso, nessuno sbaglio o abbaglio, pare proprio che l'affare sia in via di definizione se non già definito. Sbarca a Roma il talento meno talentuoso del football italiano, sbarca in fronte alla ciurma, minoranza ma sempre ciurma, di volgari razzisti, sbarca in una città meravigliosa e in un club che ha avuto anche una storia grande ormai smarrita. Balotelli ci riprova, ha sbagliato dovunque, Inter, Milan, Manchester City, Liverpool, Nazionale, ha bruciato le proprie ali con la presunzione e la pochezza professionale, è stato pompato da chi lo ha ritenuto un campione, un fenomeno destinato a una carriera mondiale, da Pallone d'oro.
Il pallone si è sgonfiato, Balotelli sa giocare benissimo a pallone ma il calcio è una cosa assai diversa, il football comporta ed esige sacrifici e non esibizioni. Questa è l'ennesima scommessa su un ragazzo che non è mai cresciuto, vittima dei propri limiti caratteriali. Vari badanti hanno cercato di farlo maturare, Mourinho, Mancini, Allegri, Tassotti, Seedorf, Mihajlovic, Rodgers, Conte, il risultato, evidente, è scritto nella cronaca e, ormai, è entrato nei libri di testo di calcio. Adesso ci prova Simone Inzaghi e ci prova Claudio Lotito uno che aveva dettato i comandamenti per entrare nel club, tra questi il comportamento etico e via andare. Resta la speranza che Mario Balotelli possa uscire dall'asilo e incominci a frequentare le scuole secondarie e superiori.
La Lazio ha liquidato Keita per comportamento indisciplinato e offre il posto a un ventiseienne con una fedina calcistica non proprio
limpida. Lotito pensa di sedare i tifosi ma non sa che sono ancora più avvelenati. La sfida è doppia: Balotelli contro tutti e tutti contro Balotelli. Un solo vincitore: Mino Raiola, lui è il vero, unico talento, assoluto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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