I tifosi di una altalenante Orlando si stanno chiedendo se stanotte in Florida l'ufo venuto dalla Serbia avrà pietà di loro o sul tabellino comparirà la "solita" tripla doppia d'ordinanza. Mentre noi italiani stavamo combattendo un leggerissimo reflusso notturno post terzo giro di lasagne e zia ci chiedeva se avessimo trovato la fidanzata (abbiamo divorziato già due volte), Nikola Jokic aveva deciso che il suo Natale era troppo tranquillo.
Contro i Timberwolves, ha servito un piatto unico: 56 punti, 16 rimbalzi, 15 assist. E nel supplementare? 18 personali, record NBA, il dolce lo finisce lui. I Nuggets erano più vuoti di un frigorifero il 26 dicembre: senza tre titolari, sembravano la tavolata dopo che i parenti se ne vanno. Ha tirato con percentuali da PlayStation: praticamente infallibile. Un Anthony Edwards sontuoso ha provato a fare l'eroe con 44 a referto e un triplone per pareggiare ancora, ma nell'over time ha preso due tecniche e addio, espulso.
Joker vuole tornare a vincere l'MVP, le Finals, agguantare di nuovo tutto, vorace come sempre, insaziabile di punti, vittorie, trionfi. Tifosi in delirio e i divanati di mezzo mondo hanno pensato: "Nikola? Ha solo fame di vittorie. Ieri ha mangiato troppi cevapcici, oggi ha smaltito".
Morale: se il vostro pranzo
non stop di Natale vi ha lasciato pesanti, pensate ai Wolves che devono digerire la tempesta di neve scatenata dal Grinch serbo. Ora tocca ai Magic scegliere tra il carico di carboidrati forzato o tanto gastroprotettore.