
Probabilmente anche Leclerc e Hamilton preferirebbero essere a Le Mans piuttosto che in Canada. Potrebbero guidare una Ferrari che punta alla vittoria come la 499P, la hypercar che sta dominando il Mondiale Wec e da due anni è la regina della gara più lunga e affascinante del mondo. Nonostante il BoP (balance of performance) e avversari sempre più tosti, la Ferrari si avvicina alla 24 ore con gli occhi del mondo puntati addosso. In Italia si dice: non c'è il due senza tre. A Le Mans significherebbe entrare un'altra volta nella leggenda e portarsi a casa definitivamente il trofeo del centenario che da due anni è in mostra a Maranello. «Le Mans, però, oltre a essere la gara più bella del mondo è anche la più difficile del mondo dice Antonello Coletta noi non siamo i favoriti, ma siamo tra i favoriti. Quest'anno il nostro obiettivo primario è il titolo Mondiale, ma a Le Mans puntiamo al podio e se ci sarà l'occasione faremo di tutto per vincere ancora». La squadra è migliorata ancora nella gestione della vettura e delle strategie. Quest'anno ha vinto tre gare su tre con una tripletta in Qatar e due doppiette a Imola e Spa.
«Le Mans è una gara a se, ma puntiamo su affidabilità e velocità per giocarcela fino in fondo». Gli equipaggi sono sempre gli stessi fin dall'inizio dell'avventura («la stabilità dei piloti è uno dei nostri pilastri»): Fuoco, Molina e Nielsen condividono la vettura numero 50 che ha vinto lo scorso anno, mentre sulla 51 che ha conquistato l'edizione 2023 ci sono Pier Guidi, Calado e Giovinazzi. Dall'anno scorso, poi, c'è anche la vettura gestita da AF Corse, la 83 gialla, di Robert Kubica, Phil Hanson e Yifei Ye. Quando gli chiedono se sente la pressione, Antonello Coletta risponde sereno: «Lavorando in Ferrari sei sotto pressione ogni giorno. E comunque noi la trasformiamo in energia positiva». Finora ha funzionato magnificamente. La struttura gestita da Coletta è spesso indicata come l'esempio da seguire anche la Scuderia di Formula 1. Comunque andrà a finire la 24 ore (il via sabato alle 16), a Le Mans ci sarà un'azienda italiana che festeggerà.
Brembo, che celebra i 50 anni nelle corse, è Braking Technology partner della gara e come dice il Ceo Daniele Schillaci: «È una grande soddisfazione sapere che ogni auto sulla griglia presenta almeno una soluzione fornita dal nostro Gruppo». Viva l'Italia che lavora, canterebbe qualcuno.