Marquez fa il furbo. Meno male che c'è Petrux

Marc in pole «rubando» il tempo in scia al Dovi (9°) . Petrucci 3°. Disastro Rossi: solo 18°

Marquez fa il furbo. Meno male che c'è Petrux

Scarperia (Mugello) La strategia, la mossa, la furbata, la porcata, la bastardata, comunque si chiami, in questo crescendo di toni che non ha nulla di rossiniano, la manovra di Marc Marquez ai danni del Dovi e la Ducati e in favore, ovviamente, di se stesso e la Honda, è la riprova del modus operandi del ragazzo ma anche dei suoi timori. Perché gli otto punti otto che dopo cinque Gp separano il leader del mondiale dall'italiano della Rossa dicono che il campionato non solo è più che aperto ma che in casa del catalano e del colosso nipponico c'è più di un timore che le Ducati possano ancora scombinargli i piani e proprio a partire dal Mugello.

Si spiega anche così la plateale scia che il penta campione del mondo ha cercato ieri in Q2 incollandosi al Dovi. Anche se lui la chiama in altro modo: «Ho fatto la pole grazie a una grande strategia...». Se non altro sincero. Così come il team manager Ducati, Davide Tardozzi: «Marquez ultimamente usa questa tattica, cerca di disturbare, è possibile e lecito farlo, forse poco corretto, ma si può fare». Più in profondità va Dovizioso: «Che Marquez sia primo o terzo cambia poco. Quando ha preso la mia scia per trovare la sua pole ero dodicesimo e non avevo fatto un buon tempo prima. Ero nella situazione che dovevo ottenere il mio tempo a tutti i costi... Il contatto con lui al primo giro delle prove? Non sono rimasto sorpreso, semmai lo sono rimasto molto di più per la scia. Io non lo farei... lui è furbo». Quanto alla gara di oggi: «Non è chiaro per niente chi veramente possa essere competitivo per vincere. Ci sono state strategie diverse, c'è chi ha messo gomme nuove nella seconda uscita, c'è chi ha fatto altre scelte. Tutti sono andati forte, non so cosa aspettarmi io per primo per il calo delle gomme, saranno queste a fare la differenza. Però credo di poter partire bene e mettermi in una buona posizione per la gara...».

Se Petrucci con la prima Ducati e Morbidelli con la Yamaha clienti sorridono, rispettivamente 3° e 4°, sguardo scuro per Vale Rossi solo 18° (non gli accadeva dal 2006) dopo aver mancato il Q2: «Colpa di un lungo in Fp3, quando andavo bene... ma siamo lenti, è dura, non posso far sempre miracoli... spero di migliorare nel warm up.

La manovra di Marquez su Dovi? Serve un po' di fortuna e bisogna essere molto furbi. E lui lo è. Gli ha succhiato proprio la scia perfetta... altrimenti non so come sarebbe andata. Al Mugello di solito lui fa fatica però quest'anno mi sembra molto forte anche qui».

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