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Marsaglia, gli azzurri come figurine e la proposta indecente del Dt

Rischia di saltare il direttore delle squadre Rinaldi, voleva che l'atleta cedesse il posto in gara fingendosi infortunato

Marsaglia, gli azzurri come figurine e la proposta indecente del Dt

Qualche testa salterà. Ma non per mancanza di risultati. Questione marginale per chi capisce di sport e sa che un sesto posto in discesa a 36/100 dalla medaglia non è un fallimento, anche se Dominik Paris avrebbe ovviamente voluto e potuto fare meglio. Lo scandalo di cui qualcuno dovrà rispondere è la pessima gestione dell'ambiente nella squadra maschile di velocità, il cosiddetto spogliatoio. Tutto nasce da lontano, dall'incapacità della federazione di capire i sistemi che avrebbero permesso di avere più posti a disposizione per il settore maschile. Superficialità, ignoranza sulle regole, va a sapere. Fatto sta che i convocati sono sette per cinque gare, pochissimi. Si tenta di correre ai ripari e in gran segreto viene organizzato il viaggio in Cina per Mattia Casse. Chissà che un posto salti fuori per miracolo. O per positività al Covid. O per infortunio, può capitare, purtroppo. Ma niente, la discesa va in archivio e i tre italiani stanno benone, delusi forse, ma interi, e pensano già al superG che due giorni dopo potrà riscattare la loro Olimpiade. Che si fa allora? Si va da Matteo Marsaglia, il meno blasonato dei tre, e gli si fa capire che lui al superG dovrebbe rinunciare. Scusa? Mah, le regole le sai A Matteo si accende la luce. È arrivato Casse, che in superG è più forte di me Spiace sia fuori, è pure un ottimo amico. Sì, ho capito, dovrei simulare un infortunio.

Semplice, no? Per niente, il bersaglio è stato scelto male. Perché Marsaglia, a differenza di molti fra i protagonisti di questa brutta storia, è un uomo vero. E comincia a urlare contro Max Rinaldi, il direttore agonistico delle squadre italiane di sci alpino, autore della proposta oscena. Lì vicino, casualmente, c'è un giornalista della Gazzetta dello Sport, Simone Battaggia, che fa bene il suo mestiere e blocca Marsaglia. Matteo si sfoga, racconta tutto. Bum. La notizia fa il giro del web, sui giornali stampati trova solo qualche riga. Sai com'è, gli orari, le medaglie, il curling... Ma come ho già scritto giorni fa, non si può più tacere, né dimenticare. Matteo Marsaglia è rientrato in Italia e ha raccontato di nuovo tutta la storia. Aggiungendo che il problema era già stato sollevato in una riunione nei giorni prima della discesa, cosa che aveva innervosito tutti, in particolare lui e Innerhofer, suo compagno di camera al villaggio. Qualche testa salterà e il primo nome della lista lo abbiamo già fatto.

Per gli altri prego, fatevi avanti se avete coraggio.

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