Martin, doppio messaggio: in pista e alla Ducati

"Sono il migliore". Dopo la Sprint vince anche il Gp, allunga su Bagnaia e si candida al team ufficiale della Rossa

Martin, doppio messaggio: in pista e alla Ducati
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«Non ci manca niente», aveva avvertito al sabato il re della Sprint Jorge Martin e alla domenica lo ha confermato battendo il campione del mondo in carica. Lo spagnolo del team Pramac ha bissato il successo andando così a vincere il Gp di Francia sul terreno, la gara lunga, da sempre punto di forza di Bagnaia. Adesso possono vantare due vittorie a testa anche se il bottino della Sprint (ben 3 successi) e una costanza di rendimento porta Martinator ad allungare ancora di più la leadership del campionato con ben 38 punti di vantaggio sul piemontese, secondo. Dal canto suo Pecco non poteva sbagliare e non lo ha fatto. Dopo il ritiro nella Sprint, il ducatista è scattato benissimo e si è portato in testa, restando al comando per 20 giri. Ma non è bastato. Da dietro Jorge ha studiato le sue linee per passarlo in modo chirurgico nella fase finale della corsa. E non è finita qui. Nel tentativo di restare incollato agli scarichi di una Desmosedici ufficiale uguale alla sua, Pecco ha aperto il varco a Marc Marquez, autore di una straordinaria rimonta dalla 13° alla seconda posizione. Pecco è comunque riuscito a salire sul podio, terzo, davanti al compagno di squadra Enea Bastianini.

«È stato un weekend perfetto e sono molto contento. Non ho niente da dimostrare e alla fine ogni pilota corre per se stesso. Le Mans ha decretato che sono il migliore», così Jorge che si è tolto qualche sassolino. Entro due settimane, infatti, la Ducati dovrà decidere il secondo pilota da affiancare a Bagnaia, che ha già rinnovato il contratto. I tre possibili pretendenti sono nelle prime quattro posizioni e dopo il secondo posto nel Mondiale dello scorso anno, Martin fa sentire la sua voce. Esulta anche Marquez: «Pecco frenava forte, ma alla fine ce l'ho fatta». Solo alla quinta gara con Ducati, Marc è pronto per vincere. «La cosa che mi rende più felice? Sapere di essere tornato competitivo per questo per il prossimo anno non importa quale sia il colore o il brand, ma voglio una moto ufficiale».

I rivali sono avvertiti. E se Pecco può dormire sonni tranquilli quanto al suo futuro in Ducati, il livello dei suoi diretti avversari di marca gli impongono di continuare a lavorare sodo.

«Era importante far bene e ho dato tutto, ma nel finale Jorge e Marc ne avevano di più. Ci ho provato, in futuro andrà meglio. Adesso arrivano due piste: Barcellona e Mugello dove sono sempre andato fortissimo. Ne ho bisogno».

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